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Fondi per
la prevenzione sismica ad un Comune si e quello a fianco no
Stranamente nella lista dei Comuni destinatari di fondi per
la prevenzione delle conseguenze di un sisma, non tutti i
Comuni della provincia di Caserta sono presenti. Come dire
se in un comune fa il terremoto, in quello limitrofo non c’è
alcun rischio. Misteri italiani! L’ordinanza del Presidente
del Consiglio dei Ministri n.3907 del 13 novembre 2010 ha
stanziato dei fondi per la prevenzione del rischio sismico.
Per l’anno 2010 sono stati stanziati 42 milioni di EURO, da
ripartire tra le Regioni e a cura del Dipartimento della
Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei
Ministri, con l’obiettivo di realizzare i seguenti punti:
Domenico Letizia, Segretario della Luca Coscioni di Caserta,
aggiunge di intraprendere iniziative per il monitoraggio del
territorio e delle costruzioni che su di esso avvengono, la
questione sicurezza sismica è importante come è importante
lo spreco di denaro pubblico che avviene attraverso
giochetti politici che si basano anche sulla messa in
sicurezza di strutture che poi non avviene. Un monitoraggio
serio delle strutture pubbliche e private è di priorità
affinchè si possa capire la gravità della situazione che
circonda il territorio casertano. Ad intervenire sulla
questione è anche Luca Bove, segretario dell’associazione
Legalità e Trasparenza” membro del comitato nazionale di
Radicali Italiani. “E’ ormai chiaro – ha affermato Bove –
che i fondi per il recupero, soprattutto ambientale, della
nostra zona vengono stanziati ma poi finiscono per essere
utilizzati in mal modo o nei peggiori dei casi finiscono
nelle tasche di personaggi o aziende legati ad
organizzazioni criminali, che hanno un solo scopo e cioè
quello di arricchirsi a discapito dei cittadini casertani,
come è successo per Regi Lagni, dove la regione Campania
stanziò milioni di Euro per predisporre dei depuratori ma la
società vincitrice dell’appalto, hidrogest, intascò i fondi
e i depuratori messi in funzione invece di depurare le acque
dei Regi Lagni, le inquinavano. È molto importante
sottolineare – conclude il segretario – che quest’ultima
nostra iniziativa è stata portata avanti grazie allo
strumento della PEC. Con questo “nuovo servizio” che ha
valore legale al pari di una raccomandata, a disposizione di
tutti, è possibile chiedere informazioni su svariati temi
alle proprie Regioni Provincie e Comuni, rimanendo
comodamente a casa”. |
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