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N. 3 - 5 Agosto 2005 |
L'ALTO CASERTANO PERDE DUE EX
SINDACI
Rocca d'Evandro
Coletta, perbenismo e umiltà.
II dott. Giuseppe Coletta ci ha lasciato dopo breve e
tremenda malattia: Rocca d'Evandro ha perso un uomo
dabbene, un cittadino onesto che ha dato il meglio di
sé, in costante spirito di umiltà, alla scuola quale
apprezzato docente di matematica presso la Scuola
Media di S. Giorgio a Liri (FR) e alla cittadinanza
quale amministratore comunale.
Prima consigliere, poi Assessore e, nel primo
quinquennio degli anni '70, Sindaco subentrando al
dott. Filippo Marandola anch'egli recentemente
scomparso.
Il dott. Coletta, per tutti Peppino, ha dato tanto per
le sorti del nostro Comune in anni contrassegnati da
crisi economica e da difficoltà gestionali che Egli,
facendo leva su un alto senso di bontà e di
forte rispetto verso gli amministrati, seppe superare
in spirito di solidarietà e di comprensione verso le
varie posizioni politico-amministrative che andavano
consolidandosi sul territorio. La mitezza del suo
carattere a volte è stata erroneamente interpretata,
da alcuni osservatori distratti, come debolezza
decisionale; in realtà trattavasi di un atteggiamento
di visione serena delle cose.
A me, in quegli anni giovane studente universitario,
Peppino ha suscitato rispetto e attenzione. I suoi
sforzi tesi a risolvere le gravi problematiche
quotidiane, la tristezza dipinta sul suo volto per
l'impossibilità a far fronte alle necessità
rappresentate quotidianamente dai cittadini, restano
scolpiti nella mia memoria e nell'affettuoso ricordo
che gelosamente porto dentro. Di quegli anni rammento
alcune Sue esternazioni "...faccio tutto quello che
posso, ma mi accorgo che è poco rispetto a quel che la
gente vuole. ....amministrare è difficile, ma è
fondamentale essere onesti con se stessi e con gli
altri...".
Durante la mia personale esperienza di Sindaco ho
ricordato queste frasi e con Lui, in varie occasioni,
ho riflettuto e commentato !
Prodigo di consigli come un
fratello maggiore, saggio a raccomandare prudenza e a
incoraggiare ogni tipo di ricerca di pace e di unione
superando forme di ostacoli e di incomprensione, Peppino si
è sempre interessato delle vicende comunali e del
comprensorio pur osservando costantemente un ruolo defilato
e marginale.
Oggi, dopo la sua scomparsa, ho ulteriormente capito,
e con me l'intera comunità di Rocca d'Evandro, che Peppino
Coletta, il Sindaco buono e onesto, il Sindaco sorridente e
comprensivo, nel corso della sua esistenza, ha saputo
coniugare al meglio le parole ai fatti, l'onore individuale
all'amore per gli altri, il senso del dovere a quello di
solidarietà. La sua coerenza, portata avanti all'insegna
dell'umiltà e dell'onestà, dovrà rappresentare per tutti Noi
che ci occupiamo della Cosa Pubblica un costante punto di
riferimento in questo particolare momento della vita di
Rocca d'Evandro: occorre lavorare e impegnarsi senza
risparmio di energia, in silenzio e con amore nei soli
interessi dei cittadini e, soprattutto, degli indifesi e
delle fasce sociali più deboli.
Prof. Ugo Marandola
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Il
Sindaco Giuseppe Coletta ricevuto dal Presidente della
Repubblica Giovanni Leone
(Foto archivio famiglia
Coletta)
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Presenzano
Avella, il sindaco più giovane d'Italia
Enzo
Avella, eletto Sindaco più giovane d'Italia, per oltre vent'anni (nel
periodo della
progettazione e costruzione della
centrale idroelettrica) alla guida
di Presenzano, ci ha lasciati nelle scorse settimane.
Enzo fu proclamato
sindaco di Presenzano, negli anni
'60, paese che continuò a governare ininterrottamente
per ben cinque legislature.
A Caserta, la città dove risiedeva, si è dedicato
successivamente all'esperienza politico-amministriva,
e fino a poco prima della morte, alla sua vera grande
passione, il giornalismo, con i "I Popolari" prima e
il "II Gazzettino Casertano" poi.
Tanti gli incontri con Enzo e sempre pieni di affetto,
stima, simpatia, disponibilità.
"Dai, raccontami che succede dalle tue parti?": questa
la domanda più frequente che Enzo ti poneva,
accompagnata spesso da "Beato te che stai nel verde
delle colline e vedi solo cose piacevoli...".
E poi a chiederti dei tanti personaggi locali, da
Rocca d'Evandro a Vairano, da lui conosciuti nei tanti
anni trascorsi da sindaco di Presenzano.
Incontrare Enzo a Caserta (principalmente dalle parti
di piazza Margherita) oltre a regalare un sorriso per
la contagiante simpatia, riflettere su alcuni aspetti
e problemi del nostro territorio, è sempre stato anche
un importante momento di contatto per allargare
conoscenze nella città capoluogo, poiché con grande
affetto e sinceri attestati di stima (e di questo ti
dico grazie oggi caro Enzo) ti introduceva negli
ambienti cittadini.
Caro Enzo, ci mancherai.