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«Sarò al fianco dei cassinati nella battaglia per l'acqua pubblica»
Cosi come la Città Martire, anche il vicino Comune casertano può contare su una propria sorgente «Ma Acea fa giungere la nostra acqua in altri Comuni, provocando danni alla rete e continui disservizi»
MARCO SELLONE
IL PUNTO «Si guardi a quanto fatto dai sindaci di San Pietro Infine e Mignano dove il Comune ha in mano sia la rete che il servizio idrico»
Ed è così che abbiamo deciso di non corrispondere alla società romana il quantum dovuto per i servizi idrici e fognali degli immobili ad uso pubblico (municipio, scuole, uffici e così via). Per quanto questa compensazione sia comunque a nostro svantaggio, abbiamo ritenuto più che opportuno risparmiarci" questo ulteriore esborso che sarebbe andato a gravare, ovviamente, sulle casse del nostro Comune. Questo - ha poi fatto notare il sindaco Marrocco - per dire che la nostra lotta in difesa dei cittadini e dell'acqua pubblica, parte da lontano, e non certo si è esaurita, né è culminata, nell'atto sull'autoriduzione delle bollette licenziato dalla massima assise civica il 19 gennaio scorso. Riteniamo - ha ricordato il sindaco tornando su quest' ultimo punto -, che sia assolutamente inaccettabile ed illegittima qualunque richiesta di pagamento dei conguagli 2006-2011 inoltrata da Acea ai nostri 3400 residenti. Non possono certo immaginare di poter "spalmare" sugli utenti del nostro territorio i disavanzi frutto di una gestione poco oculata delle nostre, sottolineo nostre, risorse. Noi siamo determinati ad andare fino in fondo a questa storia, nella convinzione che sia necessario ribellarsi a questa gestione della cosa pubblica che danneggia i nostri contribuenti. L'obiettivo è sostanzialmente uno: essere autosufficienti ed indipendenti rispetto a chiunque sull'acqua e sui servizi essenziali.
Il 19 gennaio scorso il consiglio comunale di Rocca d'Evandro ha votato un atto attraverso il quale si invita la cittadinanza a stornare dalle bollette i conguagli 2006-2011
Nel territorio a sud di Cassino poi, gli esempi da seguire ci sono già.
Mignano Monte Lungo e San Pietro Infine ad esempio, gestiscono in proprio
l'intera rete idrica ed i pozzi di proprietà comunale. Anche noi cittadini
di Rocca d'Evandro, come tutti i cassinati d'altronde, vogliamo che l'acqua
proveniente delle nostre sorgenti di località Zappatina, possa essere
gestita a livello comunale. Ed invece Acea fa giungere le nostre acque fino
a San Giorgio a Liri, Sant'Apollinare e Sant'Ambrogio. Ma l'infrastruttura,
acquistata con fondi pubblici destinati alla nostra comunità, non è in grado
ovviamente di sostenere, per estensione e portata, il volume richiesto per
soddisfare il fabbisogno degli utenti di questi tre Comuni. Ed
inevitabilmente, le rotture degli impianti e i disservizi causati, sono
molto più frequenti. Riportare in capo ai Comuni il servizio idrico, è una
priorità assoluta. Vogliamo che le famiglie vessate in questi anni da Acea
possano liberarsi da questo giogo. Punto e basta». Poi nei passaggi
conclusivi dell'intervista, Angelo Marrocco ha fatto riferimento
all'incontro che si è tenuto ieri con l'esponente dei Carc in consiglio
Vincenzo Durante: «II faccia a faccia con il consigliere cassinate è stato
molto proficuo ed interessante - ha commentato il sindaco di Rocca d'Evandro
-. Abbiamo condiviso informazioni e stabilito una serie di strategie per
condurre, ove possibile, una battaglia comune per veder finalmente trionfare
i diritti dei cittadini sugli interessi economici di Acea. Prenderò parte -
ha poi concluso - al fianco degli amici di Cassino e del cassinate, alle
prossime iniziative del comitato "Acqua nostra - No Acea", nell'assoluta
certezza che l'unione, mai come in questo caso, possa fare la forza». La
battaglia per i beni comuni è appena cominciata. Per fortuna. |
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