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Sabato 6 Luglio 2013 |
Rocca d'Evandro. Stazione di pompaggio in area a rischio,
due consiglieri lanciano l'allarme
I consiglieri comunali Emilia Delli Colli e Livio Marrocco contrari alla
realizzazione di una stazione di pompaggio nel territorio di Rocca d’Evandro.
L’argomento era all’ordine del giorno dello scorso consiglio comunale,
durante il quale i rappresentanti del gruppo Rocca d’Evandro Libera hanno
votato contro l’approvazione dello schema di convenzione tra il Comune di
Rocca d'Evandro e la Jasemba Srl (la società proponente).
L'impianto dovrebbe sorgere sull'area Monti Mignano Monte Lungo , sito di
importanza comunitaria (Sic) , nei pressi dei fiumi Peccia 1 e Peccia 2. E’
bene ricordare che quindici anni fa la stessa montagna fu interessata da un
mega progetto di irrigazione per il Comune di Rocca d'Evandro, Mignano Monte
Lungo e San Pietro Infine: per contenere l’acqua prelevata dal fiume Peccia,
furono realizzate tre gallerie di due chilometri di lunghezza.
«Lo schema di convenzione che il Comune di Rocca d'Evandro e la società
Jasemba – hanno dichiarato in aula Marrocco e Delli Colli - lascia piuttosto
perplessi. In primo luogo, mentre nella presentazione del progetto la
società Jasemba descrive un impianto di potenza pari a 120MW, nello schema
di convenzione la potenza aumenta magicamente fino a diventare pari a 150MW.
Non viene fatto cenno alla tipologia di lavori necessari alla sua
realizzazione, all'impatto sul territorio sia sotto il profilo ambientale
sia sotto quello sociale ed economico, né si parla delle ripercussioni sul
settore agricolo
Non si fa menzione del fatto, inoltre, che tutto il Comune di Rocca d'Evandro
(compresa l'area in questione) è interessato da un rischio idrogeologico
alto: una grave dimenticanza poiché non si è a conoscenza degli effetti che
un progetto di tali dimensioni potrebbe avere anche sull'incolumità delle
persone e delle abitazioni . Allo stesso modo, poi, non si valuta la
presenza di un elettrodotto Enel a circa cinquecento metri in linea d'aria;
e soprattutto la presenza della chiesa de L'Eterno Padre, meta di
pellegrinaggi da parte di tanti fedeli ogni anno, che sorge a duecento metri
dal punto dove verrà realizzato il bacino di contenimento dell'acqua».
«Ma soprattutto - concludono i due esponenti della minoranza consiliare -
non viene valutato con l'attenzione che meriterebbe, l'irreversibile
mutamento del paesaggio che seguirebbe alla realizzazione della stazione di
pompaggio, con conseguente perdita di quei valori nei quali gli abitanti di
Rocca d'Evandro da sempre si identificano».