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Monte La Defensa 1943-2010 - Commemorazioni e dimenticanze Monte La Defensa, conosciuto dagli americani come Monte La Difensa (perché scritto in questo modo sulle mappe militari del 1942, forse per un errore), una delle cime del massiccio del Monte Camino, nel Dicembre del 1943 fu teatro di una storica battaglia tra le truppe della First Special Service Force (un corpo speciale composto da soldati statunitensi e canadesi) e le truppe tedesche della XV Divisione Panzergrenadier. Nel 1942 Churchill chiese agli alleati americani di formare una unità speciale che fosse in grado di annientare le linee di difesa tedesche nel sud Italia. L’incarico fu affidato dall’allora Generale Eisenhower al Colonnello Robert T. Frederick, che tramite annunci affissi presso numerosi avamposti militari e caserme reclutò in tutto 1800 uomini, dando precedenza di adesione a boscaioli, guardie forestali, minatori, mandriani, cacciatori. Il gruppo speciale fu costituito ufficialmente il 20 luglio 1942 a Fort Harrison, vicino Helena nel Montana. I membri di questo commando ricevettero un rigoroso ed intenso addestramento che consisteva principalmente in lanci con il paracadute, tecniche di combattimento con armi ed esplosivi, esercitazioni di difesa personale, esercitazioni in zone montagnose e con climi rigidissimi. Nel giro di pochi mesi, Frederick organizzò un gruppo di uomini altamente specializzati. Il 19 novembre 1943 sbarcarono a Napoli, e furono sistemati nella vecchia scuola di artiglieria del Regio Esercito Italiano a Santa Maria Capua Vetere. Nella notte tra il 2 ed il 3 dicembre 1943 la “Force” entra in combattimento, scrivendo la sua prima pagina di gloria, scalando Monte La Defensa, uno strategico caposaldo posto sul massiccio del Monte Camino, sul quale passava la linea fortificata tedesca “Bernhardt Line” o “Winter Line”, come la chiamarono gli americani.
La Winter Line fu fatta erigere dal FeldMaresciallo Kesselring con uno scopo ben preciso: avere più tempo per rafforzare ulteriormente la Linea Gustav che a sua volta passava sul Garigliano e su Montecassino. L’avanzata degli Alleati verso la capitale aveva un passaggio obbligato: la strettoia di Mignano, sovrastata dai Monti Sammucro da un lato, e La Defensa dall’altro. E le forze del Reich, proprio su Monte La Defensa trovarono un punto strategico da cui potevano controllare la piana di Mignano e Vairano, la Valle del Garigliano e le comunicazioni per Cassino. Da qui i tedeschi riuscirono a fermare l’avanzata degli Alleati per oltre 2 mesi, fino a che una missione dei Black Devils (i Diavoli Neri della F.S.S.F.) li colse di sorpresa nella notte tra il 2 ed il 3 dicembre 1943. Il primo assalto fu guidato dal Generale Edward H. Thomas e l’unità dimostrò subito di essere davvero un’unità di impiego speciale. Gli uomini presero di sorpresa le linee tedesche, scalando silenziosamente i ripidi pendii del lato nord della Defensa. I combattimenti su Monte La Defensa e Monte la Remetanea continuarono fino al 9 dicembre 1943, quando i pochi tedeschi rimasti si ritirarono o furono fatti prigionieri. Durante questa battaglia, avvenuta nell’area compresa tra la cima di Monte La Defensa e la cima di Monte La Remetanea (quindi per oltre il 90% sul territorio del Comune di Rocca d’Evandro), persero la vita 84 soldati della First Special Service Force. Il 6 Giugno scorso ben 6 reduci (Ab Brum, Del Stonehouse, Eugenio Gutierrez, Jack Furman, Bob Shafer, e Henry Planger) aventi un’età compresa tra gli 84 ed i 92 anni, sono tornati, per la prima volta dopo 66 anni, sul luogo della battaglia per rendere omaggio ai loro compagni caduti
Foto © G. Giovini
e per rivivere le loro gesta. Insieme agli ex combattenti c’era una comitiva di circa 70 persone tra parenti e amici, oltre ad alcuni simpatizzanti della First Special Service Force, giunti da Cassino, Venafro, Frosinone ed altri Comuni limitrofi. Per l’occasione è stata anche posta una targa con l’ironica scritta “Thomas Hotel” nel luogo esatto della montagna dove il Generale Thomas si rifugiò per qualche giorno, perché rimasto ferito durante la battaglia. Una giornata speciale sia per gli anziani reduci americani sia per il Comune di Rocca d’Evandro. Peccato però che un importante evento storico di questa portata sia passato inosservato, perché gli organizzatori di queste visite sui luoghi delle battaglie della Seconda Guerra Mondiale hanno omesso di informare sia l’Amministrazione Comunale sia la popolazione di Rocca d’Evandro. Ma non è la prima volta che accade una cosa del genere…
Gli errori e le dimenticanze
- La battaglia del Dicembre 1943 su Monte La Defensa ispirò la realizzazione del film del 1968 "La brigata del diavolo", titolo originale "The Devil's Brigade". Un film di guerra diretto da Andrew V. McLaglen e interpretato da William Holden, Andrew Prine, Vince Edwards, Cliff Roberston. Grazie all'ignoranza (non conoscenza del luogo in cui era avvenuta la battaglia) dei produttori e doppiatori italiani del film, Monte la Defensa diventa nella versione italiana “Monte La Difesa”. Praticamente nessuno, o quasi, ha mai saputo che l'azione di guerra illustrata nel film si è svolta sulla montagna del Comune di Rocca d’Evandro….
- Nel Comune di Mignano Monte Lungo ci sono una lapide dedicata alla memoria di tutti i militari della F.S.S.F. che persero la vita su Monte La Defensa ed una lapide più piccola dedicata in particolare alla memoria del Capitano William T. Rothlin, caduto in battaglia nella notte tra il 2 e il 3 dicembre 1943. Niente di strano, ma si dà il caso che il suddetto Capitano Rothlin sia stato colpito da un colpo di un soldato tedesco in pieno territorio del Comune di Rocca d'Evandro. La prova di questo si trova in diversi libri in cui viene descritto l'episodio dettagliatamente da testimoni oculari e recentemente confermato anche da John Hart, canadese, figlio di un soldato della F.S.S.F. e coordinatore di un’associazione di ex-combattenti. Quando il Rothlin è stato ucciso si trovava con i suoi soldati alle spalle delle postazioni tedesche (...nella notte tra il 2 e il 3 Dicembre hanno scalato le pareti rocciose del lato nord di Monte La Defensa e sono arrivati alle spalle dei tedeschi, cogliendoli di sorpresa...). E questo significa che, per chi conosce bene la zona, quel punto della montagna è già sul versante che scende verso Camino, cioè in pieno territorio roccavandrese! Inoltre gli altri 83 soldati della F.S.S.F. sono caduti per la maggior parte sul territorio compreso tra Monte La Defensa e Monte La Remetanea, quindi terreno del Comune di Rocca d'Evandro, dal 3 al 9 Dicembre 1943. Pertanto non si capisce per quale motivo sia stato scelto il Municipio di Mignano per le 2 lapidi...
- Il 19.09.2005 il reduce canadese William “Sam” Magee e alcuni rievocatori canadesi (John Dallimore e Kyle McNally) con l’inglese Paul Dray (iscritto all’associazione inglese “F.S.S.F. Living History Group”), accompagnati dai giornalisti canadesi Mike McGuire e John Nadler, hanno scalato Monte la Defensa vestiti con autentiche uniformi della F.S.S.F. . Queste persone hanno posto una targa su una roccia nei pressi della cima (sul versante del Comune di Rocca d’Evandro) in onore dei 1800 soldati della F.S.S.F. che conquistarono questa montagna alla fine del 1943. Un bel gesto, ma nessuno di loro, o chi per essi ha organizzato la spedizione, ha avvisato il Comune di Rocca d’Evandro dell’avvenimento…
- Tra il 24 ed il 27 Maggio 2006, la Frantic Films, una società canadese di produzioni televisive, ha effettuato 4 giorni di riprese su Monte La Defensa per la realizzazione di un documentario storico, avente come tema la rievocazione della battaglia avvenuta nel dicembre del 1943 tra la First Special Service Force e la XV Divisione tedesca Panzergrenadier. Da quelle riprese fu prodotta una mini-serie di 4 programmi della durata di 47 minuti ciascuno, trasmessi nel novembre del 2006 dalla televisione canadese History Television. Il regista ed i produttori del documentario dissero ad alcuni rappresentanti dell’Amministrazione Domenicano che avrebbero inviato una copia della mini-serie al Comune di Rocca d’Evandro, dopo la messa in onda in Canada, ma fino ad oggi il Comune non ha ricevuto alcun DVD...
Il sottoscritto ha fatto notare all’organizzatore del tour, l’italo-canadese Gianni Blasi, che il Comune di Rocca d’Evandro, per l’ennesima volta, non è stato avvisato per l’importante evento che ha visto ritornare sulle nostre montagne i 6 reduci canadesi insieme ai loro familiari. Al che il Blasi si è scusato con l’Amministrazione, aggiungendo che la prossima volta, quando ci saranno eventi simili, Rocca d’Evandro sarà il primo Comune ad essere informato. Ci si auspica che ciò avvenga realmente, in modo che in futuro si possa avere la possibilità di informare in tempo utile ed in modo adeguato le varie associazioni e gli abitanti di Rocca d’Evandro, i quali hanno tutto il diritto di conoscere e rivivere la storia del proprio paese.
Giuseppe Giovini www.roccadevandro.net
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