bisognava portare una campana
che ridesse voce celestiale a quel monte da troppo tempo in
silenzio. Arrivò anche quel giorno... Questa splendida
campana inaugurata dalla cara zia con una bottiglia di
spumante sembrava aver portato nuova vita ai volti di tutti
gli abitanti di Camino, Colle, Formella e Vallevona. Partì da Camino una processione
lunghissima, apriva il corteo un organetto che veniva
suonato senza sosta fino ad arrivare alla vetta del monte;
da lontano si scorgeva un grande cesto portato proprio da
lei, da zia Antonietta, pieno di panini e bibite che
sarebbero serviti per continuare la bellissima festa una
volta arrivati davanti alla chiesetta di Monte Camino, e al
centro tirata da forti braccia e posta su una carriola c'era
proprio quella campana che ancora oggi suona ricordando a
chi lo ha vissuto, la gioia di quel momento.
Un'ora di cammino, pregando, suonando e
soprattutto aspettando il momento memorabile del primo tocco
di campana... eh si... a questo punto il sogno della cara
zia Antonietta era davvero una realtà e lo è tuttora.
Era una donna davvero forte e decisa...
spesso parlava a noi bambini della preghiera facendocela
amare come un gioco... ci regalava dei rosari colorati che
brillavano di notte e ci diceva: "Ninnè (ci chiamava così)
per far sorridere la Madonna dovete dormire sempre con la
coroncina del rosario nelle vostre mani e recitare almeno
un'Ave Maria prima di dormire, lei sarà con voi e
accompagnerà i vostri sogni".
Come dimenticare queste cose?
Nonostante la vita di povertà che
conduceva, ci invitava spesso a casa per offrirci un
gustosissimo succo di frutta e magari anche una bustina di
caramelle, per non parlare di quando ci voleva per forza
comprare un gelato perché eravamo stati in chiesa con lei a
fare qualche piccola pulizia.
In questi momenti non esitava a parlare
dei suoi progetti per quella piccola chiesetta su Monte
Camino e soprattutto a pregare la "sua Madonna" affinchè le
permettesse di salire quel monte fino alla fine dei suoi
giorni almeno una volta l'anno e in modo particolare nel
giorno dell'Ascensione.
Durante l'intera settimana che precedeva
questa festa, lei si recava più di tre volte al giorno su
Monte Camino per portarvi sedie, prodotti per la pulizia,
bibite, dolciumi, vasi, fiori, paramenti sacri e quanto
potesse essere utile in quel giorno. Faceva tutto questo con
tanta forza da riuscire ad esprimere, a chi la osservava,
tutta la gioia che in cuor le esplodeva. Tante sarebbero le
cose da scrivere poiché ognuno di noi ha talmente da dire su
questa donna meravigliosa, che non basterebbero fogli né
parole.
Una donna amata da tutti... anche quando
nel suo ultimo anno di vita faceva fatica a riconoscere
tante persone che sempre più numerose venivano a farle
visita,... la preghiera era sempre sulle sue labbra, la
coroncina del rosario sempre nelle sue mani e non appena
vedeva una immagine di Maria SS. di Monte Camino gridava con
forza:" Viva Santa Maria di Monte Camino e chi la Creò".
In tanti conoscevano la devozione e
l'amore zia Antonietta e in tanti conoscevano questa umile
donna dal cuore stracolmo dell'amore di Dio.
Ogni anno nel mese di settembre riceveva
la visita di una famiglia inglese incontrata circa vent'anni
fa....a Camino....volevano visitare Monte Camino e lei oltre
a guidarli nei luoghi e sentieri dell'area li condusse anche
nella chiesetta a loro sconosciuta, facendoli
innamorare...da quel giorno per questa famiglia tornare a
Camino per riabbracciare zia Antonietta e recarsi con lei su
quel Santo monte era diventata una tradizione.
Nell'anno della sua morte questa famiglia
inglese è ritornata a salutare puntualmente la cara zia e
dopo la comunicazione della triste notizia, davanti ai
nostri occhi queste splendide persone si sono gettate in
terra a baciare il pavimento della camera di zia Antonietta,
piangendo e pregando il Signore affinchè avrebbe dato loro
la forza di reagire al dolore di aver perso un angelo che da
20 anni con un solo semplice sguardo donava all'intero
gruppo una straordinaria pace e serenità interiore.
Tutto questo non ci ha lasciato alcuna
perplessità poiché abbiamo perfettamente capito e condiviso
il dolore di quelle persone che hanno amato la cara zia
Antonietta e da lei sono state cambiate e segnate.
Questa famiglia ancora oggi nel mese di
settembre si reca in preghiera sulla tomba di zia Antonietta
e nella chiesetta di Monte Camino.
Come dimenticare, dunque, una persona
così grande per la nostra piccola comunità?...
Lei ci ha insegnato che soffrire vuol
dire vivere, che vivere vuol dire sacrificio e che il
sacrificio è la gioia eterna. Noi siamo fieri e felici di
poter dire che zia Antonietta sia vissuta in mezzo a noi e
che ancora oggi occupa un posto importante nelle nostre
vite.
Il suo sorriso e la sua forza hanno fatto
crescere serenamente diverse generazioni e il suo grande
amore verso il prossimo lo si può ancora oggi ritrovare in
tutti coloro che con lei hanno trascorso anche un solo
pomeriggio o fatto una sola chiacchierata perché queste
cose, piccole e banali che possano sembrare, hanno lasciato
un segno profondo negli animi di chi le ha vissute.
Si! Cara zia, hai lasciato dei grandi
ricordi ed un grande tesoro... a quei ragazzini cresciuti
con il tuo gustosissimo succo di frutta, le tue caramelle e
la tua coroncina luminosa... a noi tu hai lasciato la voglia
di vivere... e di gioire davanti a qualsiasi difficoltà...
usando in nostra difesa la preghiera!
Grazie zia... grazie di aver lasciato a
noi il tuo esempio di vita: donare te stessa agli altri,
vivere con forza, sacrificio e immensa gioia la tua
devozione verso la nostra Mamma Celeste Maria SS. di Monte
Camino.
G. &
L. D'Ettorre
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