N. 6 - 16 Giugno 2006

 

Zi "ndonetta": per anni "custode" del santuario e guida spirituale della piccola comunità

C'È UN ANGELO SU MONTE CAMINO

 

Antonietta Di Fruscia (19.10.1908-11.07.2003) in una foto del 1994 con l'inglese Michael Sterling. Michael viene da anni sul Monte Camino, dove, il 9 Novembre 1943, è morto suo zio George William Beale di 29 anni, Guardia Granatiere del 6° Battaglione.

(Foto: courtesy of Michael  Sterling)

Per conoscere dei fatti avvenuti nel tempo passato, spesso ci facciamo aiutare da chi li ha vissuti in prima persona, andiamo in cerca di tracce che ci aiutino a scoprire cose interessanti ma in modo particolare cerchiamo testimonianze di chi ha vissuto prima di noi per ricostruire avvenimenti, cambiamenti e tanto altro. Per la piccola comunità di Camino ogni racconto e ogni tradizione rappresentano un tesoro da custodire gelosamente in quello scrigno dei ricordi che ognuno possiede. Sicuramente questi pochi abitanti che popolano tale paesino rappresentano anch'essi un tesoro... una fonte inesauribile di esperienza e di coerenza proprio come tutti i racconti che portano con se... i quali rappresentano per noi giovani la più grande ricchezza essendo essi in un certo qual modo il passato recente un passato che insegna e guida chi li ascolta con amore. E'  proprio quest'ultima parola che mi fa pensare a chi in tantissimi anni e in un paesino così piccolo come Camino, ha guidato tanti giovani all'ascolto di se stessi per aiutare gli altri con amore, umiltà e gioia di vivere... una giovane donna vissuta in questo paese fino alla gioiosa età di 94 anni. Parliamo della cara zia Antonietta, da tutti chiamata "zi'ndonetta"; una donna vissuta nel silenzio...una donna alla quale diverse generazioni devono il loro grazie per i piccoli-grandi gesti di solidarietà e di amore verso i bisognosi, verso i più piccoli e verso la sua adorata Maria SS. di Monte Camino. Zia Antonietta ha dedicato tutta la sua vita a Dio: sin da giovanissima girava paesini, stradine, vicoli dei comuni limitrofi per raccogliere, da parte di innumerevoli devoti di Maria SS., offerte per la ricostruzione   del santuario di Monte Camino... chiedeva offerte con amore,  portando con se solo una bottiglia d'acqua per l'intera giornata poiché in questi giorni viveva solo della gioia che provava grazie alle innumerevoli offerte delle gentili persone che come lei volevano continuare a sentire suonare quella melodiosa campana, silenziosa ormai da tanto tempo. Zia Antonietta riuscì nel suo intento, il suo sogno si realizzava e diventava realtà: la ricostruzione del santuario era giunta al termine ma bisognava ancora continuare...

bisognava portare una campana che ridesse voce celestiale a quel monte da troppo tempo in silenzio. Arrivò anche quel giorno... Questa splendida campana inaugurata dalla cara zia con una bottiglia di spumante sembrava aver portato nuova vita ai volti di tutti gli abitanti di Camino, Colle, Formella e Vallevona. Partì da Camino una processione lunghissima, apriva il corteo un organetto che veniva suonato senza sosta fino ad arrivare alla vetta del monte; da lontano si scorgeva un grande cesto portato proprio da lei, da zia Antonietta, pieno di panini e bibite che sarebbero serviti per continuare la bellissima festa una volta arrivati davanti alla chiesetta di Monte Camino, e al centro tirata da forti braccia e posta su una carriola c'era proprio quella campana che ancora oggi suona ricordando a chi lo ha vissuto, la gioia di quel momento.

Un'ora di cammino, pregando, suonando e soprattutto aspettando il momento memorabile del primo tocco di campana... eh si... a questo punto il sogno della cara zia Antonietta era davvero una realtà e lo è tuttora.

Era una donna davvero forte e decisa... spesso parlava a noi bambini della preghiera facendocela amare come un gioco... ci regalava dei rosari colorati che brillavano di notte e ci diceva: "Ninnè (ci chiamava così) per far sorridere la Madonna dovete dormire sempre con la coroncina del rosario nelle vostre mani e recitare almeno un'Ave Maria prima di dormire, lei sarà con voi e accompagnerà i vostri sogni".

 

Come dimenticare queste cose?

 

Nonostante la vita di povertà che conduceva, ci invitava spesso a casa per offrirci un gustosissimo succo di frutta e magari anche una bustina di caramelle, per non parlare di quando ci voleva per forza comprare un gelato perché eravamo stati in chiesa con lei a fare qualche piccola pulizia.

In questi momenti non esitava a parlare dei suoi progetti per quella piccola chiesetta su Monte Camino e soprattutto a pregare la "sua Madonna" affinchè le permettesse di salire quel monte fino alla fine dei suoi giorni almeno una volta l'anno e in modo particolare nel giorno dell'Ascensione.

Durante l'intera settimana che precedeva questa festa, lei si recava più di tre volte al giorno su Monte Camino per portarvi sedie, prodotti per la pulizia, bibite, dolciumi, vasi, fiori, paramenti sacri e quanto potesse essere utile in quel giorno. Faceva tutto questo con tanta forza da riuscire ad esprimere, a chi la osservava, tutta la gioia che in cuor le esplodeva. Tante sarebbero le cose da scrivere poiché ognuno di noi ha talmente da dire su questa donna meravigliosa, che non basterebbero fogli né parole.

Una donna amata da tutti... anche quando nel suo ultimo anno di vita faceva fatica a riconoscere tante persone che sempre più numerose venivano a farle visita,... la preghiera era sempre sulle sue labbra, la coroncina del rosario sempre nelle sue mani e non appena vedeva una immagine di Maria SS. di Monte Camino gridava con forza:" Viva Santa Maria di Monte Camino e chi la Creò".

In tanti conoscevano la devozione e l'amore zia Antonietta e in tanti conoscevano questa umile donna dal cuore stracolmo dell'amore di Dio.

Ogni anno nel mese di settembre riceveva la visita di una famiglia inglese incontrata circa vent'anni fa....a Camino....volevano visitare Monte Camino e lei oltre a guidarli nei luoghi e sentieri dell'area li condusse anche nella chiesetta a loro sconosciuta, facendoli innamorare...da quel giorno per questa famiglia tornare a Camino per riabbracciare zia Antonietta e recarsi con lei su quel Santo monte era diventata una tradizione.

Nell'anno della sua morte questa famiglia inglese è ritornata a salutare puntualmente la cara zia e dopo la comunicazione della triste notizia, davanti ai nostri occhi queste splendide persone si sono gettate in terra a baciare il pavimento della camera di zia Antonietta, piangendo e pregando il Signore affinchè avrebbe dato loro la forza di reagire al dolore di aver perso un angelo che da 20 anni con un solo semplice sguardo donava all'intero gruppo una straordinaria pace e serenità interiore.

Tutto questo non ci ha lasciato alcuna perplessità poiché abbiamo perfettamente capito e condiviso il dolore di quelle persone che hanno amato la cara zia Antonietta e da lei sono state cambiate e segnate.

Questa famiglia ancora oggi nel mese di settembre si reca in preghiera sulla tomba di zia Antonietta e nella chiesetta di Monte Camino.

Come dimenticare, dunque, una persona così grande per la nostra piccola comunità?...

Lei ci ha insegnato che soffrire vuol dire vivere, che vivere vuol dire sacrificio e che il sacrificio è la gioia eterna. Noi siamo fieri e felici di poter dire che zia Antonietta sia vissuta in mezzo a noi e che ancora oggi occupa un posto importante nelle nostre vite.

Il suo sorriso e la sua forza hanno fatto crescere serenamente diverse generazioni e il suo grande amore verso il prossimo lo si può ancora oggi ritrovare in tutti coloro che con lei hanno trascorso anche un solo pomeriggio o fatto una sola chiacchierata perché queste cose, piccole e banali che possano sembrare, hanno lasciato un segno profondo negli animi di chi le ha vissute.

Si! Cara zia, hai lasciato dei grandi ricordi ed un grande tesoro... a quei ragazzini cresciuti con il tuo gustosissimo succo di frutta, le tue caramelle e la tua coroncina luminosa... a noi tu hai lasciato la voglia di vivere... e di gioire davanti a qualsiasi difficoltà... usando in nostra difesa la preghiera!

Grazie zia... grazie di aver lasciato a noi il tuo esempio di vita: donare te stessa agli altri, vivere con forza, sacrificio e immensa gioia la tua devozione verso la nostra Mamma Celeste Maria SS. di Monte Camino.

G. & L. D'Ettorre

 

 

 

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