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Settimio Testa, nato a Rocca d'Evandro in località Mortola nel 1911, è uno dei 335 martiri delle Fosse Ardeatine.
Il
sito “roccadevandro.net”, in occasione del 67° anniversario
dell’eccidio delle Fosse Ardeatine, intende commemorare un
cittadino di Rocca d’Evandro che fu vittima della
rappresaglia tedesca il 24 marzo 1944. L'eccidio delle Fosse
Ardeatine è il massacro compiuto a Roma dalle truppe di
occupazione della Germania nazista ai danni di 335 civili e
militari italiani, come atto di rappresaglia in seguito a un
attacco partigiano contro le truppe germaniche avvenuto il
giorno prima in via Rasella e che portò alla morte di 33
militari. Il comando nazista decise di fucilare 10 ostaggi
per ogni tedesco ucciso. Per un errore di conteggio ne
furono uccisi 5 in più! Per l’efferatezza e per le tragiche
circostanze che portarono al suo compimento, l'alto numero
di vittime è diventato l'evento simbolo della rappresaglia
nazista durante il periodo dell'occupazione. Tra i 335
Martiri Ardeatini, di età compresa tra i 15 ed i 78 anni,
c'è anche un cittadino di Rocca d'Evandro: è Settimio Testa.
Settimio nasce a Rocca d'Evandro in località Mortola il 3
Marzo 1911 da Michelangelo e Teresa Di Iorio. Viene
arrestato dai tedeschi il 20 Gennaio 1944 nella sua casa
colonica di Mortola dove vive con la moglie Saveria Dei Ceci
e la figlioletta Michelina.
I
tedeschi, spinti dall’odio e dalla rabbia per la strage di
via Rasella, non procedettero verosimilmente ad adeguate
indagini, preferendo prelevare le future vittime tra i
detenuti del carcere romano di Regina Coeli. In tal modo,
presso le Fosse Ardeatine, furono trucidati innocenti
cittadini. Le Fosse Ardeatine, antiche cave di pozzolana
site nei pressi della via Ardeatina, vennero scelte quale
luogo dell'esecuzione perché ben si prestavano ad occultare
i cadaveri degli uccisi. Esse sono diventate un monumento a
ricordo dei fatti e sono oggi visitabili. E’ proprio di
questi giorni, alla vigilia dell’anniversario della strage,
la notizia che sono state identificate, dai Carabinieri del
Ris, altre 2 vittime tramite l’esame del D.N.A. Settimio
Testa, per la triste vicenda che lo ha visto coinvolto, può
a giusto titolo essere considerato un “eroe per caso”.
L’Amministrazione Comunale di Rocca d’Evandro, nella
predisposizione della Toponomastica, ben farebbe ad
intestare una via o una piazza a Settimio Testa “mortolano
roccavandrese trucidato alle Fosse Ardeatine il 24 marzo
1944”. Giuseppe Giovini - © www.roccadevandro.net Fotografie © G. Giovini |
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