Martedì 25 Febbraio 2014

 

Rocca d'Evandro. Arriva un centro di accoglienza per cittadini stranieri

richiedenti asilo politico e rifugiati. Scoppia la polemica in paese

 

Per analizzare e discutere dell’intera questione, una richiesta urgente di convocazione straordinaria del consiglio comunale è stata inoltrata al sindaco Angelo Marrocco (e per conoscenza al prefetto di Caserta ed al comandante della locale stazione carabinieri), dai consiglieri di minoranza Arduino Tudino, Emilia Delli Colli, Ivan Marandola, Dante Di Iorio e Livio Marrocco...
A pochi mesi dal ritorno alle urne per il rinnovo del parlamentino locale (per scadenza naturale), divampa e cresce in questi giorni la polemica tra maggioranza ed opposizione per l’attivazione a breve sul territorio di Rocca d’Evandro di un centro di accoglienza integrata per cittadini stranieri richiedenti asilo, rifugiati, interamente finanziato con fondi del ministero dell’Interno. Per analizzare e discutere dell’intera questione, una richiesta urgente di convocazione straordinaria del consiglio comunale è stata inoltrata al sindaco Angelo Marrocco (e per conoscenza al prefetto di Caserta ed al comandante della locale stazione carabinieri), dai consiglieri di minoranza Arduino Tudino, Emilia Delli Colli, Ivan Marandola, Dante Di Iorio e Livio Marrocco. «Sollecitati dalla maggior parte dei cittadini - scrivono i rappresentanti dell’opposizione - in merito al progetto territoriale aderente al sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati che in questi giorni dovranno arrivare nel nostro territorio, si chiede di voler convocare una seduta straordinaria del consiglio (…), altresì utile per i molteplici chiarimenti che la S.V. vorrà fornire, specialmente in funzione dell’individuazione di un soggetto partner per la gestione del servizio di accoglienza per il triennio 2014-2016». Tranquilli e soddisfatti, invece, per il finanziamento e l’attivazione del centro di accoglienza (15 posti totali per un contributo assegnato di circa 500.000 euro), amministratori e funzionari presenti negli uffici comunali: «Il progetto ha un’alta valenza umanitaria – sottolineano – ed è a totale carico del ministero. Certamente siamo pronti a dare ogni utile spiegazione ed informazione alla cittadinanza, ma non vediamo le ragioni di tutte queste preoccupazioni e soprattutto delle tante polemiche sollevate. Poi per quanto riguardo l’affidamento del servizio, ci siamo rivolti per la co-progettazione e la gestione, all’unica cooperativa sociale presente sul territorio comunale». Da alcuni cittadini presenti nei pressi del palazzo municipale, la conferma di dubbi e di un confronto sulla vicenda: «La nostra è una comunità tranquilla – evidenziano – collocata in un’area interna e montana. Prima di avviare servizi del genere, c’era bisogno di coinvolgere i residenti. Poi, a parte il discorso umanitario, che sicuramente è un fattore importante, vogliamo capire la vera utilità di questo centro per il Comune».

 


Nella foto il centro accoglienza immigrati di Lampedusa

     

 

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