Venerdì 25 Marzo 2011

 

ROCCA D’EVANDRO : 150 ANNI DELL’UNITA’ D’ITALIA

 

            Il Comune di Rocca d’Evandro ha celebrato il 150° anniversario dell’Unità d’Italia in linea con le Manifestazioni Nazionali. Il sindaco dott. Angelo Marrocco, in collaborazione con l’Associazione Pro-Loco, ha messo in calendario una serie di iniziative che saranno ricordate e consegnate alla memoria delle giovani e delle future generazioni. La originale Locandina riportante il programma è la testimonianza dell’impegno e della serietà con cui unanimemente si è inteso festeggiare la Manifestazione Roccavandrese che ha avuto per titolo “Ricordiamo insieme 150 Anni dell’Unità d’Italia”.

 

            Nel corso della mattinata di giovedi 17 marzo, in Piazza San Giuseppe, presso il Monumento ai Caduti si è svolta la “Cerimonia di Alzabandiera per il saluto al Paese in onore all’Alba dell’Italia” alla presenza dei cittadini, degli amministratori comunali e delle autorità militari e religiose. Il vice Sindaco dott. Michele Carello ha deposto dei fiori ai piedi del monumento e, dopo l’alzabandiera, ha espresso apprezzabili e sentite riflessioni sulla importanza della ricorrenza.

 

 

            La Manifestazione avrebbe dovuto, come da programma, continuare nel pomeriggio dello stesso giorno nel Centro Storico, ma le avverse condizioni atmosferiche hanno indotto il Comune a comunicare, tramite avvisi pubblici, lo spostamento per il pomeriggio di domenica 20 marzo anche nella considerazione di dover consentire una larga partecipazione visto che  l’Associazione Pro-Loco ha organizzato, per l’occasione,  il Concorso storico–letterario destinato a tutti gli studenti delle Scuole di Rocca d’Evandro (Ludoteche, Infanzia, Primaria, Media). Domenica 20 marzo, in Piazza Fanelli e in via Corte d’Abate del Centro Storico, ha avuto luogo la Manifestazione con la partecipazione della cittadinanza e di una buona rappresentanza degli alunni.

 

Sotto la guida della prof.ssa Carmina Del Giudice, che per l’occasione ha svolto la funzione di presentatrice - speaker, gli astanti hanno potuto apprezzare i festeggiamenti che si sono rivelati ricchi ancorché accelerati nei tempi.  Piazza Fanelli e Via Corte d’Abate “bomboniere  care ai ricordi e alla storia” erano addobbate a festa con  tricolori, coccarde e bandierine messe insieme da cordicelle interminabili che intersecavano tutto lo spazio, al centro del quale troneggiava la storica Fontana che, quasi per dare il benvenuto agli studenti e alla cittadinanza, a intermittenza spruzzava simpatici zampilli d’acqua sotto la spinta di un fastidioso vento che dal mare spirava verso le Mainarde.

 

Il Sindaco dott. Angelo Marrocco, con addosso  la fascia tricolore e accompagnato dalla Polizia Municipale, dal Gonfalone e dalla Banda Musicale di Rocca d’Evandro (che  ha eseguito una marcia militare e l’Inno Nazionale) ha proceduto allo scoprimento e alla inaugurazione di 2 Pietre Lapidarie di “Piazza Fanelli” e di “Via Corte d’Abate”. La commozione dei presenti è stata palese e tangibile! La Giunta Comunale, nella seduta di giovedi 10 marzo, aveva infatti deliberato in merito. Nell’atto si legge testualmente:  Verificato che :

·          Negli Archivi Comunali non vi è traccia di Delibera di intitolazione della Piazza stessa, ma che  sicuramente l’intitolazione risale al 1877, anno di decesso di Giuseppe Fanelli che spese la sua breve esistenza a difendere (come ufficiale garibaldino, come repubblicano fervente, come anarchico e come parlamentare) i valori di giustizia in favore del popolo e per il popolo;

·         Sul lato destro di Piazza Fanelli vi è lo  spiazzo (con al centro la storica fontana) denominato Via Corte d’Abate, famoso per l’insistenza in esso dell’immobile della prima sede dell’Amministrazione Comunale di Rocca d’Evandro (e ciò fino agli anni ’50) e perché là, in fondo, si narra che gli Abati di Montecassino derimessero le liti e le controversie tra cittadini e tra costoro e l’Abbazia;

Visto che :

·         Le Pietre  in marmo riportanti le scritte “Piazza Fanelli” e “Via Corte d’Abate” risultano deteriorate e in contrasto con le altre due storiche Pietre lavorate insistenti sulla stessa facciata della Chiesa di S. Maria Maggiore (l’una riportante la scritta “LAPIS TERSTIMONII 1722” e l’altra riportante la scritta “AVERTI CHE DIO TI VEDE 1722”;

·         Occorre, nell’occasione della Manifestazione dei 150 Anni dell’Unità d’Italia, migliorare l’uniformità delle Pietre Lapidarie e, conseguentemente,  il decoro di Piazza Fanelli e di Via Corte d’Abate tramite il rifacimento di una Pietra riportante la scritta “PIAZZA G. FANELLI (1827-1877) – SPIRITO LIBERO, GARIBALDINO, DIFENSORE DELLA LIBERTA’ E DELLA GIUSTIZIA – 17 marzo 2011 -” e il rifacimento di una Pietra riportante la scritta “VIA CORTE D’ABATE – 17 marzo 2011 -” .

 

 

La prof.ssa Concetta Gizzarelli, presidente della Associazione Pro-Loco, ha operato una riflessione storica sull’Unità d’Italia. Si sono poi succeduti nel dire il Dirigente Scolastico dott.ssa Reginia Di Zazzo, il vice Sindaco dott. Michele Carello, il parroco don Giorgio Vargas. Ha concluso gli interventi e i saluti il Sindaco dott. Angelo Marrocco che, riprendendo le parole  del presidente della Pro-Loco che aveva detto “Viva L’Italia Unita, viva l’Inno Nazionale, viva il Tricolore, viva Rocca d’Evandro Unita” ha auspicato per il Comune di Rocca d’Evandro il superamento di localismi e di eventuali divergenze al fine di eliminare tutto quanto può dividere e allo scopo di tendere sempre più verso tutto ciò che unisce.

 

 

 

A conclusione degli interventi, la prof.ssa Concetta Gizzarelli si è compiaciuta nel presentare il costume della Pacchiana Roccavandrese magistralmente indossato dalla giovane Maria Laura Fazio che ha sostato per tutto il tempo sul palco accanto alle Autorità. Il contegno, l’atteggiamento sereno ma serio e  il portamento improntato al senso di bontà di Maria Laura hanno fatto pensare alla descrizione fornita nel corso del XVIII secolo dallo storico Salvatore Pinto che, parlando del centro storico, della piazza e della sua popolazione,  dice “....la gente quieta, non rissosa, lavoratrice...”. L’abito ornato di oggetti preziosi e ricco di colori  veniva generalmente indossato in occasione delle feste religiose e civili. Vale la pena di descrivere, anche se sommariamente, il costume indossato da Maria Laura e eseguito da Anna Marrocco (Nannina), quale simbolo della identità della comunità roccavandrese. La gonna ampia e arricchita da un nastro, lunga fino a metà gamba, si pone al di sopra di varie sottovesti. I fianchi risultano protetti dalla “tarantola” (un rettangolo di stoffa) adornata da un nastro. Sul davanti vi è “un mantesino” (un grembiule) accuratamente rifinito. La camicia bianchissima dalle maniche  sbuffanti è abbellita da merletti ed è stretta in vita e sul petto da un corpetto di velluto nero sul quale è portata “la scolla” (la sciarpetta)  ornamentale. Il capo più originale è rappresentato da “una tovaglia” (un rettangolo di stoffa) bianca ornata da un largo merletto e resa rigida dalla inamidatura che copre le 2 trecce di capelli portate a mò di corona. Ai lobi delle orecchie si notano vistosi “fiuccagli” (orecchini).  Sulla “tovaglia” risalta “lo spingulone” (lo spillone) che serve a fissare la stessa. Intorno al collo appaiono numerose collane d’oro.

 

La Banda Musicale di Rocca d’Evandro, ufficialmente riconosciuta  di interesse comunale con Delibera di C.C. n°. 1 del 18.01.2011, si è esibita sotto la guida del Maestro Giuseppe Giuliano dando prova di aver acquisito una apprezzabile abilità artistica. Emozionante e suggestiva è stata l’esibizione dei giovanissimi iscritti alla Scuola di Musica che hanno eseguito l’Inno Nazionale.

 

 

 

Il Coro Polifonico di Rocca d’Evandro, ufficialmente riconosciuto  di interesse comunale con Delibera di C.C. n°. 2 del 18.01.2011, sotto la guida del dott. Giuseppe Capaldo, ha dato prova di bravura nella esecuzione di brani alquanto impegnativi.  Alcuni suoi componenti hanno letto le 6 strofe dell’Inno di Garibaldi e, tutti insieme, hanno ripetuto il ritornello.

 

Il Presidente della Associazione Pro-Loco ha comunicato ai presenti che saranno disponibili le brochures a colori, sapientemente sagomate, riportanti : il logo dell’Unità d’Italia e foto panoramica del Centro Storico (facciata n°. 1) – la Lapide di Piazza Fanelli in onore di Giuseppe Garibaldi apposta nel 1882 e la dedica fatta dalla dott.ssa Anita Garibaldi pronipote dell’eroe dei 2 mondi (facciata n°. 2) – collage di foto eseguite il 3 febbraio 2011 all’atto della apposizione sulla brochure della dedica da parte della dott.ssa Anita Garibaldi alla presenza della prof.ssa Carmina Del Giudice (facciata n°. 3) – Foto della storica Fontana di Via Corte d’Abate con sullo sfondo il Tiglio e la facciata della Chiesa Madre di S. Maria Maggiore (facciata n°. 4). Le foto di Rocca d'Evandro sulle brochures sono di Giuseppe Giovini.

 

      

 

Ha concluso comunicando che ad ogni alunno partecipante al Concorso storico-letterario sarà consegnato un Attestato di Partecipazione riportante le firme del Presidente della Pro-Loco e del Dirigente Scolastico (ai lati esterni) e del Sindaco (al Centro).  A nome dei Soci della Associazione, il Presidente della Pro-Loco ha  fatto poi dono al Sindaco e al Dirigente Scolastico di una Targa e di una Carta Geografico-Storica  riportante le tappe dell’Unità d’Italia.

 

 

 

La Manifestazione  si è conclusa con la Premiazione degli alunni o delle classi o dei plessi partecipanti al Concorso storico-letterario promosso dalla Associazione Pro-Loco dal suggestivo titolo “Ricordiamo l’Unità d’Italia : Volti (donne e uomini protagonisti : Cavour, Mazzini, Garibaldi, ecc.), Luoghi (città, spedizioni, ecc. del Risorgimento),  150 Anni Dopo (cosa pensano i giovani di oggi)”.  I lavori sono stati esaminati da una Commissione composta dalle insegnanti : Concetta Cubello, Maria D’Ambrosio, Alessandra De Michelis, Carmina Del Giudice, Maria Marandola e dal Dirigente Scolastico dell’Istituto Autonomo Comprensivo di Rocca d’Evandro “E. Fieramosca” dott.ssa Reginia Di Zazzo, con funzioni di Presidente.  La prof.ssa Carmina Del Giudice ha tenuto a precisare che i lavori presentati sono stati tantissimi e di pregevole fattura e che il merito è da attribuire, oltre che agli alunni, ai docenti, al personale non insegnante e al Dirigente Scolastico. Ha comunicato, altresì, che gli elaborati sono stati esposti nella Sala Consiliare della Associazione Pro-Loco e che gli stessi potranno essere visti attentamente anche nella giornata di domenica 27 marzo. Dall’esame di n°. 88 lavori, per lo più presentati da gruppi, classi e plessi (questi ultimi relativamente alla Scuola dell’Infanzia), la Commissione esaminatrice ha così deliberato :

 

Ludoteche

1° classificato : Ludoteca “Il Bruco”

Scuola dell’Infanzia

1° classificato : Plesso di Marsella – 2° classificato : Plesso di Bivio Mortola – 3° classificato : Plesso di Campolongo.

Scuola Primaria

1° classificato : ex aequo Classe V^  Casamarina, Classe V^ Peccecolli – 2° classificato : classe III^ Casamarina – 3° classificato : classe V^ Campolongo (alunna Riccio Gloria).

Scuola Media

1° classificato : classe II^ A – 2° classificato : classe III^ B – 3° classificato : ex aequo classe III^ A,  alunna Giordanino Chiara (classe I^ B).

 

                Il Presidente della Pro-Loco ha inteso fare una particolare menzione all’alunno Del Giudice Antonio (classe III^ Scuola Primaria-Plesso di Campolongo) per aver presentato nell’ambito del Concorso un originale disegno raffigurante Piazza Fanelli,  ovvero un elaborato che si pone in tema specifico dello scoprimento e della inaugurazione della Pietra Lapidaria dell’eroe garibaldino.

 

                L’iniziativa “Ricordiamo insieme 150 Anni dell’Unità d’Italia” ha avuto dunque successo e essa, così come quella svolta nel castello il 28 dicembre 2010 “La Provincia che Unisce”, è fuoriera di altre Iniziative che certamente l’Amministrazione Comunale, la Pro-Loco e le Associazioni e Circoli operanti sul territorio comunale organizzeranno nel corso dell’anno 2011 allo scopo di fare cultura e unire sempre di più la cittadinanza intorno a valori e a vincoli di pace e di solidarietà.

 

prof. Ugo Marandola

 

 

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