Lunedì 8 Febbraio 2010

 

Cerimonia di premiazione del Torneo

di calcetto pro "Casa della Carità"

Cassino: "INCONTRIAMO LA BENEFICENZA"

 

Domenica 7 febbraio, giornata che la Chiesa italiana dedica alla celebrazione della Vita, nell'Aula Pacis, dopo la manifestazione per la Vita, consistita nella proiezione dell'applauditissimo film "Bella" di Alejandro Monteverde e nel dibattito che ne è seguito, si è svolta la cerimonia di premiazione del Torneo di calcetto. Alla presenza delle autorità e degli sponsor, i vincitori, presentati da Maria Cristina Tubaro, sono stati premiati. Un trofeo è andato al "miglior giocatore", Diego Morra, giocatore della squadra Don Bosco United, "per aver dato un esempio di buono e sano agonismo". Il trofeo "miglior portiere" è stato assegnato a Ivan Capaldo, portiere della squadra "San Giuseppe", "per aver subito meno reti", che ha ricevuto il premio da Don Eric Di Camillo. La coppa per il III posto se l'è aggiudicata la squadra di Comunione e Liberazione, premiata dal Presidente Provinciale ACLI; II premiata la squadra Don Bosco United, della parrocchia di S. Pietro Apostolo in Cassino: ha ritirato il premio per la squadra Sandro Zolla dalle mani del Presidente della Banca Popolare del Cassinate Donato Formisano. Infine il I posto è andato alla squadra di Rocca d'Evandro "San Giuseppe", premiata con il trofeo più prestigioso e le medaglie per i giocatori dal P. Abate Dom Pietro Vittorelli e Don Giovanni Coppola, responsabile della Casa della Carità.
Con vera soddisfazione da parte degli organizzatori, dunque, si è concluso il Torneo di calcetto "Incontriamo la beneficenza", ideato per venire incontro alle necessità della Casa della Carità. Il Torneo ha coinvolto 24 squadre che si sono sfidate sul campo sportivo della Parrocchia S. Pietro Apostolo in Cassino in sei gironi dal 6 dicembre al 31 gennaio, con una pausa natalizia dalla vigilia di Natale alla Epifania. Si sono coinvolte tante realtà della Diocesi, non solo parrocchie e Azione Cattolica ma gruppi vari e categorie, dagli insegnanti agli avvocati alle forze dell'ordine, a gruppi di semplici amici o di coristi. Tutto si è svolto con ordine e rispetto delle regole e del fair play. E se l'ultima partita, la finale, si è svolta sotto la pioggia e il freddo, tanto che la sera del 31 gennaio fu deciso di rinviare la premiazione, finalmente si è poi potuta svolgere la cerimonia in maniera degna e festosa. E soprattutto con la consapevolezza di aver fatto qualcosa di utile e positivo, a vantaggio di chi è nel
bisogno. Sport e solidarietà ancora una volta insieme.
                                                                                         TF Press

 

 

 

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