N. 6 - 16 Giugno 2006

 

Rocca d'Evandro. "Nonno"  Stefano,   100 anni  tra  consigli,  ricordi, curiosità. Ha una zappetta "speciale", coltiva l'orto ed ama i fiori. A tavola ogni giorno non manca mai un uovo

UNA LUNGA VITA? PASSEGGIATE, VERDURE E...

''La terra è tutto: la nostra vita, la nostra salute, il nostro futuro. Non avveleniamola''

 

Si può vivere (e bene) fino a 100 anni e oltre? Dopo la giornata trascorsa a Rocca d'Evandro in giardino (e nell'orto) in compagnia di Stefano, uno dei super-"nonni" d'Italia, possiamo dire certamente di sì!

Ed allora quale migliore occasione e testimonianza più significativa per scoprire e regalare ai nostri lettori alcuni piccoli "segreti" per una lunga e serena vita?

I 100 anni di "nonno" Stefano Salvagio Manta sono un autentico "libro" tutto da leggere, dove ogni "pagina" racconta il percorso ed il cammino di un uomo semplice ma sorprendente, dal volto pulito e con occhi che regalano ancora lo stupore di un bambino.

Stefano (originario della Sicilia e da circa 40 anni stabilmente nel suggestivo centro dell'Alto Casertano) ha sempre amato e rispettato la terra, con i suoi profumi, i colori delle stagioni, l'odore dell'erba al mattino, l'attenzione e la cura per i nuovi innesti, il lavoro continuo nei campi, la soddisfazione del raccolto.

"La terra è tutto, è la nostra vita, la nostra salute, il nostro futuro. Per questo - sottolinea mentre accarezza e sfiora un ciliegio in fiore - non deve essere abbandonata. Bisogna coltivarla, ma sempre con rispetto, senza avvelenarla, violentarla, altrimenti facciamo del male soprattutto a noi stessi, ai nostri bambini ed a chi verrà dopo di noi".

Con un mazzetto di lavanda tra le mani "un piacere per i polmoni", Stefano con disponibilità e simpatia accetta l'invito di "AltoCasertano" a raccontare i segreti di "100 anni" davvero speciali: "II movimento insieme all'alimentazione penso siano fattori importanti. Io non mi sono mai fermato, in questo sicuramente facilitato dall'attività di agricoltore e dal vivere quotidianamente all'aria aperta. Anche oggi cerco di camminare il più possibile tra giardino ed orto, con l'aggiunta di un po' di ginnastica specifica per le gambe scendendo e salendo per 4-5 volte di seguito alcuni gradini. Nella mia vita poi non ho mai fumato, né bevuto liquori".

Ed eccoci alla tavola, dove non mancano curiosità ed abitudini sicuramente particolari. Incominciamo dalla colazione: "Una bella tazza di solo latte, tre fette biscottate e pochissimo zucchero". Poi il pranzo e la cena: "Verdure di stagione, legumi e pasta sono la mia passione. Basta che ci siano cavoli, broccoli, carciofi, cicerchie, fave o patate, ogni piatto per me va bene. Aglio e cipolla non devono mai mancare - evidenzia "nonno" Stefano - così come essenziale deve essere l'utilizzo di olio extra vergine d'oliva di qualità ed accompagnare il pasto con un bicchiere di vino, di quello buono, della nostra terra. Mangio anche formaggio, mentre tra i piatti che preferisco, la frittata con i cavoli, una specialità siciliana. Come acqua preferisco quella di sorgente, come quella della vicina "Zappatina".

Ma c'è qualcosa, un alimento che caratterizza quotidianamente l'alimentazione di Stefano: "Ogni giorno, ormai da anni - conferma - mangio un uovo, cucinato in mille modi, ad esclusione di quello fritto. E finora non ho mai avuto problemi, anzi...". E così dopo la mela, anche "un uovo al giorno toglie il medico di torno".

Poi i "piccoli piaceri": "Amo assaporare la frutta - confessa - direttamente colta dagli alberi. Tra poco arriveranno le ciliegie, ottime per la salute e lo star bene. Poi i fichi, tra cui quelli tipici siciliani, dalla forma allungata come le pere...".

Stefano ancora oggi si diverte tra giardino e orto: "E sempre con le mie due zappette personali, una più piccola e leggera fatta costruire su misura, e l'altra, quella portata con me quarant'anni fa dalla Sicilia".

Ed è stato l'amore a legare Stefano Salvagio Manta a Rocca d'Evandro, dove oggi vive tra l'affetto e le attenzioni delle famiglie dei suoi due figli, Rosalia (con il marito Biagio) ed Enzo (con la moglie Gina Anna), con i nipoti Jessica, Gianna e Stefano.

"Io sono originario di Campofiorito, provincia di Palermo - racconta - ed il destino ha voluto che durante la Seconda Guerra Mondiale in un gruppo di sfollati provenienti da Sant'Ambrogio sul Garigliano, ed ospitati nella nostra casa, ci fosse una donna di cui mi sono subito innamorato. Si chiamava Antonietta, e nell'ottobre del 1944 l'ho sposata. Nei primi anni '60 abbiamo deciso di trasferirci in questa zona, scegliendo Rocca d'Evandro".

La conoscenza ed un incontro con Stefano non lascia sicuramente indifferenti, perché in ogni sua parola c'è vita, fiducia, serietà, saggezza.

Da buon siciliano ama ripetere spesso alcuni proverbi "male fai, male aspetti" e "chi tanto vuole, nulla ottiene" ed il suo sguardo diventa amareggiato quando i pensieri ritornano al passato: "Come dimenticare quando proprio nella notte della nascita del primo figlio ti rubano tutti gli animali? Ho sofferto molto in quell'occasione, incoraggiato soltanto dalle parole del medico che mi disse "Tua figlia Rosalia è troppo bella, sono sicuro che si sposerà senza dote!".

E poi di nuovo si arrabbia quando pensa alla caccia di oggi: "Io sono stato da giovane un cacciatore. In Sicilia, però, non abbiamo mai sparato ai colombi, qua invece si spara a tutto ciò che vola. Che peccato! Gli animali vanno rispettati, protetti...". Ed infine qualche "pillola" di prevenzione & medicina naturale: "Attenzione al sudore. Non bere mai acqua fredda e cambiarsi subito la maglia. Poi fare un buon uso del limone, e in caso di malessere generale prendere una tazza di acqua bollita con alloro. Per la stitichezza, invece, un bicchiere di olio d'oliva è quello che ci vuole".

L'attenzione viene poi attirata da un gruppetto di fragole in fiore, a poca distanza da un ciliegio: "Le fragole sono buone - dice convinto e sorridendo - ma le ciliegie sono ciliegie. Quest'anno credo che sarà davvero una buona annata. Auguri di cuore, "nonno" Stefano.

 

ILDEBRANDO CAPUTI

 

 

1- 15.05.2006, tra il vice-sindaco Fabio Fionda ed il sindaco di S.Ambrogio Biagio Del Greco, entrambi presenti alla festa di compleanno.

2- La copertina di Alto Casertano dedicata a "nonno" Stefano.  3- Mentre ascolta commosso un messaggio di auguri.

 

 

archivio stampa 


Copyright © 2004-2006 www.roccadevandro.net - Tutti i diritti riservati