14 Novembre 2007 |
LA
MIA STORIA...
Rocco Di Zazzo nasce a Rocca d'Evandro,
provincia di Caserta il 28 agosto 1939. Frequenta la scuola
elementare e le scuole secondarie in Italia e nel 1958
emigra in Canada. "La vita in paese era tranquilla, ma fin
troppo noiosa per me, avevo 18 anni ed ero pieno di sogni,
non vedevo l'ora di partire, forse quella forza scomparve un
po' con le prime nevi invernali, ma poi ci si è fatta
l'abitudine", Di Zazzo spiega dei suoi sentimenti alla
partenza. Accompagnato dai genitori, da una sorella ed un
fratello, Di Zazzo arrivo' ad Halifax il 29 marzo del 1958.
Un paio di giorni dopo, la famiglia sarebbe stata a
Montreal. "L'America era il paese della fortuna. Cercavo
l'avventura a 18 anni", spiega Di Zazzo.
Rocco lavorò prima come lavapiatti in un ristorante poi in
un'azienda che costruiva lampade, successivamente lavorò con
dei famosi appaltatori, i Donolo e i Molina, che costruirono
l'ospedale Santa Cabrini. Nel 1966 ottenne il primo appalto
personale per la costruzione di una piccola scuola, e si
mise in proprio. Di Zazzo ha appena compiuto 68 anni e
affronta l'intervista col fare di chi ha trascorso solo una
breve parte della sua vita e che è ben lontano dal
ritirarsi. Infatti, comincia:
"Sono ancora pieno di idee per il futuro, nella mia vita
fino ad ora ho costruito di tutto, ho avuto appalti per
conto del governo, il centro sportivo Sophie Barat, la
Maison de la Culture a Cote des Neiges, decine di ospizi,
case di lusso e condomini, forse il più grande progetto è
stato quello dell' Istituto Biotecnologico di Montreal
costruito a metà degli anni Ottanta", commenta Di Zazzo.
"Ora l'interesse è rivolto alla progettazione del quartiere
del "nuovo Saint Laurent", che si estenderà su una
superficie di 20 milioni di pq (piedi quadrati, ndr) con
case lussuose ma anche edifici condominiali. Sono stati
inseriti nel progetto 5 parchi ed esiste un campo da golf
che per metà è di mia proprietà sul quale cominceremo dal
2009 un nuovo sviluppo residenziale", continua. L'impegno di
Rocco per la comunità cominciò appena arrivato in Canada,
quando portò avanti le lotte per i servizi sanitari per gli
italiani, e fu tra gli organizzatori della festa che
celebrava il centenario dell'unificazione italiana. "Faccio
parte di molte associazioni a scopo benefico. Sono membro
fondatore della Federazione delle Associazioni Italiane poi
divenuta Congresso italiano. Creai nel 1975 un club di
calcio semi professionistico, i Castori, antenati dell'
Impact. Faccio anche parte del CIBPA dagli anni Settanta e
nel 2003 mi sono impegnato in prima linea per la questione
di Rai International. Per 5 anni ho portato avanti la serata
di beneficenza per il Santa Cabrini che riscosse più di
200mila dollari l'anno e da due anni partecipo
all'organizzazione del torneo di golf con la Fondazione
dell'ospedale Sacre Coeur che ha permesso la raccolta di
300.000 dollari all'anno".
Oggi, Di Zazzo si tiene impegnato sviluppando progetti
edilizi e passando più tempo con la famiglia. "Mi divido tra
i miei undici splendidi nipoti e il mio ultimo figlio di 8
anni e mezzo con la mia giovane moglie, gioco a golf e per
circa 15 anni ho vissuto nel mondo delle corse di cavalli,
ma di recente, ho dovuto un po' mollare". E' davvero
impressionante la forza d'animo di questo signore che non ha
mai perso di vista i problemi della comunità e che nel suo
repertorio ha in serbo ancora tanti progetti e tanta voglia
di fare.
Rocco
Di Zazzo was born on August 28, 1939, in Rocca d'Evandro, in
the province of Caserta. "Life in the country was tranquil,
but somewhat too mundane for me", Di Zazzo explains. "I was
eighteen years old and I had dreams of a better life.
L'America was the country of opportunity. And I was craving
adventure", he continues. Accompanied by his parents, and
one sister and one brother, Di Zazzo arrived in Halifax on
March 29, 1958. A couple of days later they would be in
Montreal. Having just turned 68, Di Zazzo feels that he has
only just begun to live his life, and that he is far from
retirement.
"I still have so many ideas for the future. Until now I have
had the opportunity to build so many things; government
buildings, the Sophie Barat sports centre, the Maison de la
Culture a Cote des Neiges, hospitals, luxury houses and
condominiums", Di Zazzo boasts. "Probably my biggest project
was the Biotechnical Research Institute in Montreal back in
thè mid-eighties", he adds. "Right now, my interests are
concentrated on building the new Ville Saint Laurent", he
continues.
Di Zazzo's involvement within the Italian community of
Montreal began soon after his arrival in Canada, when he was
part of the movement to create health services for Italian
immigrants. He is a founding member of the Italian Congress
of Italian Canadians. He was a member of the CIBPA back in
the seventies. He was one of the proponents of seeing the
RAI International on Canadian television. And for five years
he was actively fundraising for the Santa Cabrini Hospital.
Today, Di Zazzo keeps himself busy by developing more
building projects and spending time with his family.
Rocco Di Zazzo est né a
Rocca d'Evandro, province de Caserta le 28 aout 1939.
En 1958 il quitte l'Italie pour émigrer au Canada. «La
vie au village était trop tranquille, c'était ennuyeux
pour moi. Je n'avais que 18 ans et je rêvais de
partir,de découvrir le monde».
Le 28 mars 1958, Rocco accompagné de ses parents, de
sa soeur et de son frère, embarquent a bord du bateau
qui les emmènera jusqu'à Halifax. «L'Amérique c'était
le pays où tout était possible et je rêvais d'aventures.
J'ai quitté l'Italie parce que je voulais faire
quelque chose de ma vie et je ne pouvais pas le
réaliser chez moi après la guerre. J'éprouve beaucoup
d'amour envers ma patrie. L'Italie pour moi c'est
comme une mère qui m'a donné le sein. Même si elle n'avait
que peu de lait, je dois lui étre reconnaissant pour
ce qu'elle m'a donné.»
Rocco a fait mille et un métiers avant de travailler
dans l'industrie de la construction. En 1966 il
obtient son premier projet et construit une petite
école. Depuis, il a réalisé de très nombreux projets,
plus prestigieux les uns que les autres. On se
rappelle le très fameux Institut Biotecnologique de
Montreal. Aujourd'hui a 68 ans, grand-pére de 11
petits-enfants et pére d'un petit garcon de 8 ans et
demi, Rocco partage son temps entre la famille et son
travail qui le passionne. «Je veux poursuivre le
développement du Nouveau St-Laurent, en 2009, un
projet résidentiel verra le jour.» Rocco Di Zazzo est
un homme impliqué et apprécié dans la communauté pour
son importante contribution à différentes causes
humanitaires. » |
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Articolo pubblicato dal
giornale canadese CORRIERE ITALIANO nell'inserto "Non ti
scordar di me", interamente dedicato agli emigrati
italiani sbarcati
in Canada presso il molo "Pier 21" di
Halifax in Nova Scotia, tra il 1928 ed il 1971. Il "Pier 21" nel 1999 è diventato
museo nazionale dell'immigrazione.
For more information
please visit www.pier21.ca
- Un ringraziamento va al Sig. Rocco Di Zazzo
che ha inviato questo articolo in
versione .pdf
|