Rocca d'Evandro - Celebrazione
con l'abate ROCCA D'EVANDRO - Inizierà oggi, con l'arrivo della reliquia di San Rocco da Venezia, una grande festa per celebrare il terzo centenario del miracolo compiuto dal santo l'8 maggio 1707. Per la prima volta una reliquia di San Rocco, proveniente da Venezia, farà il suo ingresso a Rocca d'Evandro. Sarà l'abate vescovo don Bernardo D'Onorio ad accogliere, in piazza De Nicola, la reliquia che sarà portata in processione fino alla chiesa di Santa Maria Maggiore. Per una settimana intera una parte del corpo di San Rocco sarà presente nella cittadina in cui tanti fedeli sono fortemente devoti a quello che, in effetti, è il protettore principale di Rocca d'Evandro. Del miracolo compiuto a Rocca d'Evandro l'8 maggio 1707 è conservata nell'archivio di Montecassino una testimonianza scritta. Nella relazione dell'arciprete Giuseppe Falese del 1° maggio 1723, concernente lo stato delle chiese, viene riferito che l'8 maggio 1707, dopo il trasporto della statua di San Rocco dalla chiesa di Santa Margherita a quella di Santa Maria Maggiore "per una necessità grande di questa Terra", un devoto essendosi recato in chiesa nel tardo pomeriggio per venerare la statua, notò che la tovaglia della bara del santo bruciava. Andato per smorzare l'incendio "vidde che dalla cicatrice del ginocchio della statua, scaturiva un liquore". Gridò al miracolo, accorse molta gente, e tutti poterono vedere quanto era accaduto. Il liquore asciugato da un sacerdote con bambagia, durò a scaturire "da mezzora in circa". Anche la stoffa o fettuccia messa al ginocchio era bagnata di quel liquore e, con atto pubblico, fu messa in una caraffa di vetro per essere conservata nel reliquiario. Da allora la caraffa venne esposta sull'altare nella ricorrenza della festa di San Rocco. Di questo evento fu stesa il 9 maggio 1707, quindi il giorno successivo al caso insolito, una relazione autenticata dal notaio Nicola Camposelli, oggi conservata nell'archivio di Montecassino. Proprio per celebrare questa importante ricorrenza il comitato promotore della festa, presieduto da Antonio Valente, ha fatto le cose in grande sostenendo tutte le spese con i fondi raccolti negli ultimi due anni grazie alla generosità dei cittadini. Notevole è stato quindi lo sforzo del comitato, del parroco don Giorgio Vargas e della curia diocesana per festeggiare San Rocco nel migliore dei modi. Tanti gli eventi previsti durante la settimana di festeggiamenti che si concluderà l'8 maggio. Nel giorno in cui, trecento anni fa, accadde il miracoloso evento l'abate vescovo don Bernardo D'Onorio con un decreto nominerà San Rocco patrono del Comune di Rocca d'Evandro. Valentina Casoni
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