N. 11 - 7 Ottobre 2006

 

Rocca d'Evandro. 9-10 settembre 2006: Remembrance Day - Giorno della Memoria

UNA STRADA PER I GRANATIERI INGLESI

La Battaglia di Monte Camino nel  Conflitto Mondiale. Il ricordo e gli interventi della prima edizione

 

Seconda commovente (e sentita) edizione del "Giorno della Memoria" a Rocca d'Evandro. Una cerimonia ricca di emozioni in ricordo dei Caduti della Seconda Guerra Mondiale, divisa in vari momenti, tra piazza San Giuseppe (Monumento ai Caduti), palazzo municipale (inaugurazione di una strada intitolata al Corpo delle Guardie Granatieri Inglesi) e salita a piedi a quota 819 di monte Camino (tra Formella e Camino) al Monumento-Memoriale dei Caduti Inglesi. Tra i presenti alla cerimonia (anche una rappresentanza dell'associazione comunale dei Carabinieri in pensione), oltre a Michael Sterling (dal 1990 in visita annuale a Rocca d'Evandro, nipote di un militare morto a monte Camino e appartenente al 6° Battaglione delle Guardie Granatieri Inglesi), Mr. Ivan Colver , un ex combattente appartenente ai Granatieri Inglesi, oggi 85enne, ritornato dopo 63 anni per onorare i suoi compagni morti in battaglia.

Ed il pensiero di tutti non poteva non andare agli eventi bellici del 1943-44....

 

Nel Settembre del 1943 la 5A Armata USA, per 2/3 americana e per 1/3 inglese, comandata dal Generale Clark e stanziata presso il Quartier Generale di Salerno, iniziò ad inseguire la 10A Armata Tedesca in ritirata verso il nord ma mai sconfitta. Alexander (generale e comandante delle forze alleate di terra del 15° gruppo d'armata) aveva programmato per la 5A Armata una offensiva diretta verso Roma seguendo la linea posta nell'entro-terra della costa tirrenica.

Kesselring, Comandante in Capo Tedesco per il Sud, persuase Hitler a consentire alla 10A Armata di mettere in atto una serie di azioni ritardate e, al contempo, di organizzare 2 linee difensive a sud di Roma : la più importante e la più famosa, la Linea Gustav, avrebbe avuto Cassino come punto di riferimento, l'altra, posta di fronte alla prima, chiamata Linea Bernhardt, doveva essere mantenuta fin quando Cassino non fosse stata fortificata. Se la 5A Armata fosse riuscita a superarla e avesse attaccato una Cassino ancora non giustamente protetta, con i suoi Carri Armati, avrebbe distrutto la città puntando su Roma. Il punto focale dell'avanzamento della 5A Armata sulla Bernhardt fu rappresentato dalla sella di Mignano Montelungo, posta a circa 20 Km. a sud-ovest di Cassino in quanto la strada principale per Cassino e per Roma attraversava proprio questo varco che avrebbe potuto essere una esca irresistibile per gli Armamenti del Gen. Clark!

La striscia di Mignano era larga solamente un Km. e mezzo circa è gli osservatori dell'Artiglieria Tedesca, posti sui massicci della montagna circostante, potevano facilmente organizzare una trappola per i carri Armati; la Fanteria degli Alleati avrebbe dovuto conquistare sia l'apertura di Mignano che le montagne circostanti. La 5A Armata iniziò l'attacco il 2 novembre mentre Cassino venne fortificata il 10 novembre. Il Gen. Clark riceveva rapporti giornalieri sulle difese della città e capì, pertanto, che doveva colpire prima che il nemico si fosse dovutamente organizzato. Kesselring, che assunse il Comando Generale della 10A Armata durante la battaglia, fu ugualmente determinato ad opporre resistenza nella gola di Mignano fin quando le difese di Cassino fossero state completate; avvenne infatti che nel frattempo che la 5A Armata riuscì a conquistare terreno tra la gola di Mignano e Cassino, le difese di quest'ultima furono portate a termine. Kesselring prontamente disse " ... per gli Alleati, affinchè ci sbattino i denti...", e così fu! (dal testo COUNTDOWN TO CASSINO The Battle of Mignano Gap, 1943 di Alex BOWLBY- 1995).

La posizione geografica, strategicamente determinante, mise il Comune di Rocca d'Evandro al centro dei due opposti schieramenti, quello tedesco in ritirata difensiva e quello alleato in avanzata per abbattere le fortificazioni di sbarramento poste appunto sulla Linea Gustav. Furono momenti di grande difficoltà in quanto tutto il territorio, oggi denominato alto casertano, fu un luogo tristemente e involontaria­mente testimone di aspri combatti­menti lungo la linea fortificata tedesca di Mignano Monte Lungo di cui parla, con dovizia di particolari, proprio il generale Clark nel testo "5A Armata Americana". A causa anche delle difficoltà logistiche e, soprattutto,della strenua difesa operata dai Tedeschi, la avanzata della 5A Armata, che aveva oltrepassato il Volturno e si dirigeva a Nord, si arrestò sulla linea del Garigliano e di Cassino. Monte Camino, strenuamente difesa dalle truppe tedesche per la sua felice posizione dominante sia il versante sud che quello di nord-ovest verso le valli del Liri e del Gari e dunque verso Cassino e Montecassino, fu teatro di scontri cruenti e continui che causarono, sia nel corso della Prima Battaglia (dal 6 al 12 novembre 1943) che nel corso della Seconda Battaglia (dal 2 al 7 dicembre 1943), numerosi morti e feriti nelle divisioni alleate. L'intera giornata dell'8 dicembre sarà poi contrassegnata dalla "Battaglia di Montelungo" che, nonostante le gravi e numerose perdite di vite umane subite dalle Forze Italiane agli ordini del Generale di Brigata Cesare Dapino, segnerà il momento del riscatto per "...il magnifico comportamento delle vostre truppe... " (così si espresse il comandante della 36A Divisione Americana nella lettera indirizzata al Generale Dapino) e per "... questa azione dimostra la determinazione dei soldati italiani...determinazione che può ben servire come esempio ai popoli oppressi" (telegramma inviato il giorno 17 dicembre al generale Dapino da parte del generale Clark comandante della 5A armata americana).

La popolazione roccavandrese, afflitta e stanca, disperata e privata di ogni qualsiasi forma di sussistenza nonché sconfortata per le numerose perdite umane a causa di malattie, di privazioni e dei bombardamenti incrociati tra i due fuochi avversari, trovò riparo nelle grotte e in insicuri ed occasionali rifugi. Il Natale del 1943 fu trascorso senza alcuna forma cerimoniale in quanto giocarono da protagonisti lo squallore e la desolazione imperanti in ogni luogo! L'inverno 1943/'44 fu duro e difficile da passare sia a causa della rigida temperatura che dei rastrellamenti operati dalle truppe tedesche con la conseguente deportazione degli uomini validi.

Non intendiamo qui ripercorrere le fasi successive del conflitto fino alla agognata liberazione, perché vogliamo invece precisare che i fatti storici accennati, anche se in modo succinto e sbrigativo, servono a ricordare che nel corso della Prima e della Seconda Battaglia di Monte Camino gli uomini del Reggimento delle Guardie dei Granatieri Inglesi, appartenenti al 6° Battaglione, furono le prime truppe inglesi a penetrare nel territorio comunale di Rocca d'Evandro. Le Guardie innescarono una dura lotta contro le forze occupanti tedesche riportando ingenti perdite tra soldati semplici e graduati. Tra le vittime ci fu il militare George Beale; il nipote signor Michael Sterling ha iniziato, dal 1990, a rivisitare i luoghi di Monte Camino alla ricerca sul posto di sicuri punti di riferimento alle tante testimonianze scritte (diari, resoconti di guerra,ecc.) dei militari sopravvissuti. L'impegno e la costanza profusi con visite di cadenza annuale, anche per onorare una promessa fatta a sua madre (sorella di George) di andare alla ricerca del corpo dello zio perito appunto su Monte Camino, hanno consentito a Mister Sterling di individuare con esattezza il luogo dove suo zio rimase vittima dei cruenti scontri . Le ricerche e la collaborazione sempre richiesta (e controricambiata!) alla gente del posto nonché agli amministratori comunali stanno rinverdendo i ricordi degli episodi più salienti delle due Battaglie di Monte Camino che, sicuramente, serviranno da rivisitazione della memoria storica da consegnare alle giovani future generazioni.

 

Le Cerimonie dello scorso anno e quelle dei giorni 9-10 settembre 2006 hanno fatto emergere chiaramente la constatazione che occorre non sottacere o nascondere i fatti passati, bensì che è necessario evidenziare gli orrori perpetrati sul territorio comunale con conseguente tributo di sangue e di sacrificio dei militari impegnati e della popolazione inerme. Fatti ed episodi di violenze, di lutti e di aggressioni restano indelebili nella memoria dei sopravvissuti e dei loro familiari colpiti dalla nefandezza e dalle ingiustizie che ogni conflitto tra popoli inevitabilmente comporta. A noi restano cari i ricordi di episodi attestati di grande solidarietà umana offerta dalla popolazione di Rocca d'Evandro sia verso le truppe tedesche di occupazione che verso i soldati della Forze Alleate di Liberazione, a testimonianza della generosità che sempre l'hanno contraddistinta!

Per dare concretezza ai valori espressi nel corso delle prime due cerimonie del 2005 e 2006 de il "Giorno della Memoria", ci sembra pertinente riportare i punti salienti dei saluti della prima edizione (17-18 settembre 2005) perché racchiudono il senso dell'istituzione della manifestazione, e affinchè essi rimangano impressi nel ricordo di un momento importante della vita della nostra comunità.

 

Saluto del Vice Sindaco, Fabio Fionda, alla delegazione inglese - Piazza S. Giuseppe.

   Ho l'onore di presentare questa Cerimonia denominata "IL GIORNO DELLA MEMORIA" che Mister MICHAEL STERLING, in collaborazione con l'Amministrazione Comunale di Rocca d'Evandro, ha fortissimamente voluto allo scopo di onorare tutti i caduti della Seconda Guerra Mondiale ed in particolare quelli che parteciparono alle Battaglie di Monte Camino. L'occasione è propizia per onorare i Caduti, militari e civili, che hanno contribuito alla liberazione dell'Italia e dell'Europa da una mentalità oppressiva e pericolosa per l'affermazione dei valori fondanti della democrazia.

Accompagnato dal Colonnello della Guardia Granatieri DUNCAN, da sua moglie Lady Duncan e dalla figlia Amanda, nonché da due militari in servìzio e da un ex combattente di 85 anni che miracolosamente sopravvisse alla carneficina perpetrata sulle guglie di Monte Camino, Mister MICHAEL STERLING ha inteso chiedere alla Amministrazione Comunale di tenere tale Cerimonia qui, in località S.Giuseppe, come da accordi precedentemente assunti alfine di onorare lo zio GEORGE BEALE, caduto su Monte Camino nel periodo novembre-dicembre 1943.

La ricerca di notizie in merito alla morte dello zio GEORGE ha indotto Mister STERLING a venire a Monte Camino e sulle zone montuose circostanti sin dal 7990, e poi con successive visite di cadenza annuale. Nel mese di settembre 2002 è stato eretto un cippo, tra le località di Formella e di Colle Camino, con la scritta "In memory of the Officers and Men of the 6th Battalion Grenadier Guards & 2nd Battalion Scots Guards who were killed in action - Monte Camino Nov.-Dec. 1943 - For Your tomorrow We gave Our today- R.I.P. ", vale a dire " In Memoria degli Ufficiali e degli Uomini del 6° Battaglione Guardie Granatieri e del 2° Battaglione Guardie Scozzesi periti nel conflitto in atto - Monte Camino Nov.-Dic. 1943 - Per il Vostro Futuro offrimmo la nostra Vita - RIPOSATE IN PACE".

 

Si rende necessario ed opportuno dire poche cose sul Reggimento delle Guardie Granatieri Inglesi a cui, in particolar modo, stiamo tributando i dovuti onori e che, per abnegazione e coraggio, si distinse nelle Battaglie di Monte Camino. Il Reggimento delle Guardie Granatieri Inglesi venne costituito nell'anno 1656, con la denominazione di "II Primo Reggimento delle Guardie a Piedi di Sua Maestà". Nel 2006, vale a dire l'anno prossimo, cadrà il 350° anniversario dalla sua fondazione e già fervono in Inghilterra grossi preparativi con conseguenti festeggiamenti. Il Reggimento si è distinto negli anni per la Sua totale fedeltà alla Monarchia Inglese! La Regina di Inghilterra, Elizabeth II, ha il grado di Colonnello Capo dei Granatieri, mentre suo marito, il Principe Philip, è Colonnello semplice. Tra le onorificenze conferite al 6° Btg delle Guardie Granatieri Inglesi occorre annoverare quelle di Mareth (Nord Africa) e di Salerno e, appunto, quella di Monte Camino. Le località di Mareth, di Salerno e di Monte Camino sono state riportate, e sono ben visibili, sullo stendardo che gli appartenenti al Corpo in questione espongono dappertutto nel mondo durante le sfilate di Cerimonia.

Durante la Prima Battaglia di Monte Camino, dal 6 al 12 novembre 1943, e durante la seconda, dal 2 al 7 dicembre dello stesso anno, i militari del 6° Battaglione delle Guardie Granatieri furono le prime truppe inglesi a penetrare nel Comune di Rocca d'Evandro dopo una lotta dura ed impari riportando gravi perdite di ufficiali e di soldati. Tra le centinaia di vittime militari, si annovera quella di George Beale, zio del Signor Michael Sterling, l'ispiratore della odierna Cerimonia che ringraziamo per la Sua presenza e per quella degli altri componenti la delegazione.

 

Saluto di Mister Michael Sterling agli Amministratori Comunali di Rocca d'Evandro in Piazza S. Giuseppe davanti al Monumento dei Caduti, pronunciato in Inglese e tradotto simultaneamente dal signor Giovanni Angelone, dipendente comunale, che da anni cura i rapporti tra la delegazione Inglese     e    gli     Amministratori Comunali.

   Ringrazio, a nome anche della delegazione inglese presente, l'Amministrazione Comunale di Rocca d'Evandro che ha risposto positivamente al nostro invito di tenere qui, in Piazza S. Giuseppe, ai piedi di questo significativo e bel Monumento dei Caduti, la Cerimonia odierna. Essa vuole essere un onore tributato a tutte le vittime militari e civili dell'ultima Grande Guerra, con la speranza che il mondo mai più debba conoscere le sofferenze patite dai militari impegnati nel conflitto delle due parti opposte e dalle inermi popolazioni civili. Abbiamo chiesto, ed ottenuto da parte dell'Amministrazione Comunale di Rocca d'Evandro, che una strada venga intitolata al Reggimento delle Guardie Granatieri Inglesi impegnato nelle due battaglie di Monte Camino nell'anno 1943. Domani, in mattinata, ci ritroveremo in località Formella per poi recarci tutti insieme presso la lapide posta su Monte Camino nell'anno 2002: là ci raccoglieremo in preghiera. Grazie per l'accoglienza.

 

Lettura, da parte di Mister Sterling, della lettera inviata all'Amministrazione Comunale di Rocca d'Evandro dal Colonnello E. T. Bolitho, Ufficiale dell'Impero Britannico.

   Gentilissimo Signor Sindaco, Le scrivo a nome del mio reggimento, il Reggimento delle Guardie Granatieri, che, durante le Battaglie di Monte Camino tra il novembre e il dicembre 1943, ha subito perdite terribili. Si dà atto altresì che la gente della Sua provincia e, in particolare, gli abitanti di Rocca d'Evandro hanno sofferto enormemente durante questa brutale campagna. Noi del Reggimento, siamo stati profondamente colpiti per la Sua volontà di ricordare i giovani ufficiali e le guardie caduti nel corso delle battaglie. Siamo sinceramente onorati dal fatto che il Comune di Rocca d'Evandro, non soltanto ha permesso la costruzione del Monumento ai Caduti sulla montagna, ma ha anche programmato di intitolare una strada di Rocca d'Evandro al Reggimento delle Guardie Granatieri. Sua Altezza Reale, il duca di Edimburgo, colonnello del Reggimento, mi ha chiesto vivamente di trasmettere a Lei ed alla gente di Rocca d'Evandro il nostro profondo apprezzamento per questo gesto generosissimo, che dà anche grande conforto ai parenti ed amici di questi soldati coraggiosi. I più sentiti ringraziamenti.

 

Ugo Marandola

 

 

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