Sabato 17 Novembre 2007 | ||
Il taglio dei fondi comunitari
ridimensiona i programmi della multinazionale di Nuova Delhi
Lo stabilimento dovrebbe dare lavoro a 1.200 operai e a 150 tecnici CASERTA - L'accordo sottoscritto lo scorso 16 febbraio nell'ambasciata italiana di New Delhi dal premier Romano Prodi e dal governatore Antonio Bassolino (nella foto) aveva rappresentato uno dei risultati più significativi della visita ufficiale in India ed era' stato salutato come il più importante investimento estero in Campania negli ultimi 20 anni: un impegno economico da oltre un miliardo e 200 milioni di euro grazie al quale la multinazionale indiana Videocon avrebbe realizzato — a Rocca d'Evandro — uno stabilimento ad alta tecnologia per produrre schermi a cristalli liquidi, creando a regime 1.200 nuovi posti di lavoro. In base ai programmi annunciati, la produzione avrebbe dovuto avere inizio nel primo trimestre del 2009. Ma siamo ormai alle soglie del nuovo anno e al Comune non è nemmeno pervenuta la richiesta di concessione edilizia. Quando lo sarà, poiché l'aerea individuata non è conforme allo strumento urbanistico vigente, occorrerà promuovere una variante: il che vuol dire — anche immaginando una corsia preferenziale — un'ulteriore attesa di diversi mesi. «Dai contatti informali avuti con i vertici della società - spiega il vicesindaco di Rocca d'Evandro, Fabio Fionda — ci è stato riferito che sono insorti problemi per i finanziamenti comunitari che erano stati previsti». Dalla Regione, ed in particolare dallo staff dell'assessore regionale alle Attività produttive Andrea Cozzolino, fanno sapere che «a gestire l'intera operazione è direttamente Sviluppo Italia, perché si tratta dì un contratto di localizzazione (lo strumento, cioè, che serve a favorire gli investimenti esteri nel Paese): noi ci limitiamo a cofinanziarlo attraverso i fondi del Paser per ricerca e formazione». A quanto trapela, ad originare le difficoltà sarebbe stata l'introduzione del nuovo regime di aiuti comunitari, che comporterebbe un cospicuo taglio di risorse rispetto alle previsioni (almeno 15-20 milioni, ndr). Il progetto, infatti, era stato tarato sul regime precedente (2000-2006), ed ora sarebbe necessario modificarlo. La produzione Lo stabilimento dovrebbe produrre televisori a colori a cristalli liquidi e ad alta definizione dal 2010
Nel frattempo, il Governo italiano avrebbe anche esperito un
estremo tentativo nei confronti di Bruxelles per far
rientrare l'iniziativa nel vecchio regime di aiuti: ma
invano. I contributi pubblici all'operazione ammontano a 225
milioni di euro, dei quali 182 concessi dal ministero per lo
Sviluppo economico ed i rimanenti dalla Regione. Pietro Falco
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