 |
Sabato
9 Febbraio 2008 |
Da Bruxelles a giorni la
comunicazione ufficiale. Il piano sarà sostenuto da un
gruppo di banche
La società vuole recuperare il tempo perso: a giugno la
licenza edilizia, a ottobre la prima pietra.
Videocon a
Rocca d’Evandro, c’è il sì dell’Unione Europea
Videocon si è affidata
ad una società americana per le strutture e alla Hyundai per
la tecnologia.
Nel segmento 20-42 pollici degli lcd avrà come competitor
colossi del tipo Samsung, Lg, Philips e Sony.
Videocon incassa l’ok dell’Unione Europea al
progetto di Rocca d’Evandro. Il gruppo indiano conferma,
quindi, l’investimento da 792 milioni di euro e 1.200 posti
di lavoro nell’Alto casertano per produrre schermi Lcd. La
decisione della direzione generale della concorrenza
dell’Unione Europea arriverà formalmente nelle prossime
settimane, ma in un’audizione tecnica a Bruxelles il parere
favorevole è stato, nei fatti, già preannunciato. E questo
fuga i dubbi che si erano addensati per i ritardi nell’invio
all’Ue dei documenti sulla procedura da parte del ministero
e sull’assenza di segnali dalla stessa direzione antitrust
della commissione. Ci sarà solo una lieve rimodulazione del
contributo pubblico da 186 a 179,8 milioni di euro. «Gli
investimenti sono confermati» spiega un portavoce del gruppo
indiano. Videocon ora attende la comunicazione ufficiale che
sarà pubblicata nella gazzetta ufficiale dell’Unione
probabilmente a metà marzo. Poi l’iter per il contratto di
programma continuerà al ministero dello Sviluppo economico
che riprenderà l’analisi dei progetti esecutivi «già
inviati». La società vuole ora riprendersi il tempo perso:
da una parte è già stata avviata la progettazione
dell’impianto affidata a una società di engineering
americana, per gli aspetti strutturali, e alla Hyundai, per
quelli tecnologici. Entro la prima metà di giugno si conta
di poter depositare al comune di Rocca d’Evandro il progetto
per la costruzione dello stabilimento con la richiesta di
concessone edilizia. Secondo la società indiana la prima
pietra dell’impianto potrebbe essere addirittura posta tra
ottobre e novembre. Nel frattempo è stato rimodulato il
piano industriale che è al vaglio del pool di banche
capitanato dall’italiana Unicredit e dalla tedesca WestLB
che finanzierà l’intera operazione per «svariate centinaia
di milioni di euro». Il finanziamento, infatti, riguarderà
non solo la realizzazione degli impianti, ma anche lo start
up industriale e commerciale dell’impianto Digital Display
Services (questo il nome della società che gestirà il sito
di Rocca d’Evandro). Confermati pure i rapporti con l’altro
stabilimento italiano Videocon, quello di Anagni. «Stiamo
lavorando per superare le difficoltà» dicono alla Videocon
«di un progetto di riconversione che ha trasformato un
impianto monoprodotto in una struttura con tre linee diverse
di produzione su cui ha pesato anche il contenzioso con la
dogana di Napoli sull’imposizione di dazi ai prodotti
semilavorati provenienti dall’Asia che è durato per oltre
due mesi». Nel progetto fattore fondamentale è il tempo:
Videocon - che opera direttamente con il marchio Nordmende -
punta sul segmento Lcd tra 20 e 42 pollici dove si ritiene
si svilupperà la competizione di prezzo e avrà i cinque
colossi industriali che controllano il 90 per cento del
mercato mondiale: Samsung, Lg, Sharp, Cmo e Auo, che hanno
fatto investimenti imponenti e alleanze strategiche (Lg con
Philips e Sony con Samsung).
Gianni Molinari
|