Venerdì 19 Giugno 2009


Videocon, dai televisori alla pelletteria
Gli indiani spiazzano tutti: bocciate le 4 cordate, spunta un’Ati umbro-marchigiana

 

Ennesimo colpo di scena sulla vicenda Videocon al Ministero dello Sviluppo. Ieri, quando tutti aspettavano l’annuncio della proprietà indiana (la famiglia Dhoot) del nuovo partner, la sorpresa. Tra le quattro cordate pronte alla partnership ovvero Keymat, Pugliese, la cordata italo-tedesca con imprenditori locali e l’altra franco-svizzera, la proprietà ha annunciato di aver stipulato un pre-contratto con una quinta società. Si tratta di un’associazione temporanea di imprese composta da imprenditori umbri e marchigiani. Ma, sorpresa delle sorprese, non produrranno energia alternativa tramite il fotovoltaico, bensì oggetti di pelletteria. Si trasformerebbe la ex fabbrica leader nella produzione di cinescopi e televisori in stabilimento tessile. Verrebbero impiegati tutti gli attuali 1400 lavoratori, anzi secondo le prime stime si potrebbe arrivare anche ad un’occupazione che comprenderebbe fino a 1700 persone. La proprietà indiana ha confermato la volontà di proseguire anche l’attività di assemblaggio di televisori Lcd.
Al termine della riunione presso il Ministero, l’azienda ha diramato il seguente comunicato: «E’ stato siglato un accordo quadro con un Consorzio di imprese italiano che subentrerà alla Videocon nella proprietà del sito industriale di Anagni. Il Consorzio realizzerà ad Anagni le produzioni che caratterizzano i core business delle nove società che lo hanno costituito : scarpe, borse ed abbigliamento in pelle, integrando in un unico stabilimento tutte le fasi della filiera dalla materia prima al prodotto finito. L’accordo definitivo verrà perfezionato nel corso del prossimo mese. Le due Società hanno già fissato i punti cardine contratto: il Consorzio realizzerà tutti gli investimenti necessari per la deindustrializzazione dello stabilimento ed avvierà i programmi formativi per la riqualificazione del personale che, come previsto nell’accordo stesso, sarà interamente reimpiegato nelle nuove attività».
Inoltre, prosegue l’azienda: «La Videocon supporterà questa nuova iniziativa continuando a far produrre televisioni per il periodo di transizione necessario alla realizzazione degli investimenti. Inoltre nell’accordo è previsto che la Videocon realizzi una catena distributiva di questi prodotti nel sub continente indiano per sostenere il business. E ancora: la Videocon manterrà una importante presenza in Italia sia commerciale – per la vendita dei prodotti Nordmende Kenstar – sia industriale mediante il riavvio del progetto di Rocca d’Evandro attinente la realizzazione di uno stabilimento per la produzione di televisori LCD. Il Consorzio italiano presenterà il proprio piano industriale al Ministero dello Sviluppo Economico, alla Regione Lazio, alle altre Istituzioni ed ai Sindacati il prossimo 7 luglio».
Un annuncio, quello degli indiani, che ha colto di sorpresa tutti, Governo, Regione Lazio, Provincia di Frosinone e sindacati. Gli indiani non hanno presentato il progetto in quanto avrebbero deciso questa soluzione solo nella tarda serata di mercoledì. Ma dalle loro dichiarazioni sembra che sia “la soluzione migliore e più sicura per i lavoratori”.

EMILIANO PAPILLO

 

 

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