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L'INVESTIMENTO
Quando sembrava ormai definitivamente svanito l'annunciato mega-investimento da oltre un miliardo di euro (con una ricaduta occupazionale secondo i piani presentati negli anni scorsi a Regione, Governo ed Unione Europea, di circa mille unità), si ritorna a parlare nuovamente della realizzazione dello stabilimento Videocon nel Comune di Rocca d'Evandro. Il lungo silenzio di questi mesi, la mancata presentazione di un progetto esecutivo agli uffici comunali e la concomitante crisi del vicino sito industriale di Anagni (all'avvio dell'iter uno stabilimento sinergico nei piani aziendali di sviluppo con quello previsto a Rocca d'Evandro), non lasciavano ormai più spazio ad alcuna ipotesi di rilancio dell'investimento da parte della multinazionale sul territorio dell'alto casertano. A riaprire a sorpresa l'intera questione dell'insediamento industriale di Rocca d'Evandro (unico in Europa per la produzione di televisori a cristalli liquidi) è stata la stessa proprietà indiana della Videocon nel corso dell'ultimo incontro presso il Ministero dello Sviluppo Economico sul futuro e la riconversione in atto presso lo stabilimento di Anagni. Il nuovo piano economico ed occupazionale Videocon per il territorio laziale e campano verrà presentato a sindacati ed istituzioni il prossimo sette luglio, e secondo le prime anticipazioni diffuse dalla multinazionale indiana si andrebbe verso una totale riconversione del sito di Anagni (grazie all'ingresso di un consorzio specializzato umbro-marchigiano), passando dall'attuale produzione di cinescopi e televisori al settore pelletteria, e localizzando in futuro quindi la realizzazione di schermi lcd esclusivamente a Rocca d'Evandro. A sostenere l'investimento Videocon (tramite la controllata Ddd) sul territorio dell'Alto casertano sono intervenuti lo scorso anno anche la regione Campania e l'Unione Europea con lo stanziamento di un contributo di circa 220 milioni di euro.
ILDEBRANDO CAPUTI |
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