Giovedì 4 Marzo 2010


VIDEOCON, SI ALLUNGANO I TEMPI - OPERAI E SINDACI INFURIATI
 

Ancora una fumata grigia ieri pomeriggio al Ministero Dello Sviluppo Economico per quanto riguarda la risoluzione della vertenza dello stabilimento Videocon di Anagni e dei suoi 1300 lavoratori. Non sono bastate neanche quattro ore di riunione ieri con l’assenza della proprietà per dare un futuro certo al sito industriale ed agli operai, 200 dei quali erano partiti con ogni mezzo dalla ciociaria con la speranza di notizie positive. Invece ancora un rinvio a data da destinarsi, probabilmente fine mese. Ma almeno un po’ più di chiarezza è stata fatta. In corsa, con trattativa in stato molto avanzato c'è la cordata arabo-canadese la SSIM che investirebbe circa 120 milioni di euro per produrre pale eoliche piccole e medie e coperture di nuova generazione. Con loro la Global Energy di Torino ora chiamata Global Carbonio che punta invece alla prima filiera di carbonio in Europa. Le due società stanno trattando per un accordo che divida esattamente lo stabilimento di Anagni a metà garantendo l’occupazione a tutti i dipendenti in circa tre anni. Nella trattativa è incluso il sito di Cervino e quello di Rocca d’Evandro. La SSIM se si assicurerà la fabbrica ha già pronto un accordo con un marchio di televisori per produrre dalle 15.000 alle 30.000 televisioni annue. Gli arabo canadesi e la Global debbono però vincere la concorrenza del gruppo di otto imprenditori cinesi. Questi dovranno presentare il piano, ma soprattutto gli imprenditori al Ministero entro la metà del mese e saranno poi anche in azienda. Fatto questo le parti torneranno ad incontrarsi al Mise intorno al 20 marzo per la scelta finale sul nuovo proprietario e sul progetto preliminare che sarà poi vagliato da una società nominata dal Ministero.

Prima dell’incontro si sono registrati attimi di tensione davanti il palazzo ministeriale. Alcuni Sindaci ciociari, tra i quali Carlo Noto di Anagni infatti non sono stati ammessi all’incontro. I primi cittadini sono rimasti molto amareggiati “Solo un incontro tecnico”. E’ bastata questa definizione per non consentirmi insieme ad altri Sindaci del territorio, di prendere parte all’importante vertice che si è riunito presso le sedi del Ministero per lo Sviluppo Economico sulla vertenza VDC”. Noto ha espresso l’indignazione di tutti i Sindaci. “Non abbiamo avuto accesso all’importante incontro, presentato come un tavolo tecnico. Un tavolo tecnico che ritenevamo importante per l’evolversi della vertenza Videocon e al quale sarebbe stato giusto e opportuno che avessimo partecipato, non come politici, ma come veri rappresentanti del territorio, delle maestranze, di interi Comuni”. Unica chance di accesso, a riunione già iniziata, sarebbe stata quella concessa al Sindaco Noto, in quanto Primo Cittadino di Anagni che ha declinato. “Invito tutti a prendere parte al Consiglio Comunale aperta per lunedì. Contestualmente chiederemo, con i colleghi Sindaci, un tavolo a questo punto politico al Ministero per poter, intanto, essere messi al corrente dell’operato in merito alla vertenza” ha concluso il Sindaco della Città Dei papi. Tanti lavoratori mentre il vertice era in corso si sono radunati in fabbrica sorvegliati a vista dai carabinieri e dalla Digos. Delusi in serata i sindacati. “Ancora un rinvio, sembra una storia infinita. Ancora una volta constatiamo la mancanza del Governo al tavolo. Ma non molliamo, il presidio riprende con più vigore, convocheremo le assemblee generali ed intanto bocciamo la richiesta dell’azienda di chiamare 60 operai per lavorare 5000 televisori e condizionatori d’aria, una commessa da un milione di euro” ha tuonato Mauro Sabatini della Sdl.

Emiliano Papillo
 

 

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