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Gazzetta di Caserta |
Venerdì 17 Febbraio 2006 |
ROCCA D'EVANDRO. IL TAR ANNULLA LA DELIBERA
DI NOVEMBRE
ROCCA D'EVANDRO.
Il tribunale amministrativo campano, con un'ordinanza del
primo febbraio, ha annullato la delibera di consiglio
comunale sull'estromissione per tre assenze consecutive dal
civico consesso roccavandrese di Giuseppe Masi:
provvedimento voluto dalla maggioranza di Carmine Domenicano
e Fabio Fionda durante un infuocato consiglio comunale
svoltosi lo scorso novembre. Il Tar ha accolto, seduta
stante la domanda cautelare del ricorrente, difeso
dall'avvocato Marco Marzilli, con la seguente motivazione:
«II ricorso appare allo stato sorretto da fondate censure in
ragione dell'irritualità della procedura di decadenza».
Annullata la delibera della maggioranza roccavandrese,
dunque, Giuseppe Masi dovrà essere reintegrato, ad horas,
sia nel suo ruolo di consigliere comunale sia in quello di
delegato alla Comunità montana "Monte Santa Croce". Per quel
che riguarda il posto nel civico consesso roccavandrese,
riperde la "poltrona" Vincenza Crivera, madre di Antonella
Simone. che lo aveva sostituito come prima dei non eletti
della lista dell'attuale maggioranza. Nel parlamentino di
Santa Croce, invece, ricede di nuovo il suo scranno Carmine
Domenicano, in quanto l'esecutivo aveva nominato proprio il
sindaco come nuovo rappresentante della maggioranza
nell'assemblea dell'ente. A questo proposito, è utile fare
una piccola considerazione di carattere politico: con il
reingresso di Masi, che, prima della surroga, aveva aderito
alla nuova maggioranza di centrosinistra, cresce il gruppo
politico della Margherita, che passa da quattro a cinque
consiglieri delegati (Ludovico Feole, Franco Cipolla, Luigi
La Cerra, Ugo Marandola e ora lo stesso Masi). Soddisfazione
per la recente ordinanza del Tar da parte del capogruppo di
"Orizzonti per Rocca d'Evandro", il vicepresidente di "Monte
Santa Croce", Ugo Marandola. «Giustizia è fatta per Giuseppe
Masi" ha dichiarato il consigliere di minoranza, che poi ha
aggiunto: «La delibera di decadenza di Masi ha rappresentato
una delle pagine più nere della storia politica di Rocca
d'Evandro. Un provvedimento, come denunciammo a suo tempo in
Assise e come ora stabilito dall'ordinanza del Tar,
illegittimo dal punto di vista procedurale, ma messo in atto
solo come forma di ritorsione politica. I miei migliori
auguri all'uomo e all'amministratore Giuseppe Masi, che
possa al più presto riprendere la sua attività di
consigliere».
GIUSEPPE BOCCHINO |
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