Ciociaria Oggi Giovedì 4 Gennaio 2007

 

Interrotta bruscamente la rassegna musicale del coro della San Carlo
Il parroco blocca il concerto
"In Chiesa solo l'organo, fuori violini e violoncelli"
 

ROCCA D'EVANDRO - Tutto era stato deciso e programmato da tempo: la chiesa di Santa Maria Maggiore di Rocca d'Evandro doveva ospitare i coristi e i solisti del teatro San Carlo di Napoli che, accompagnati da strumenti come il violino, il violoncello e l'oboe, avrebbero eseguito un "concerto lirico natalizio". Quella del 27 dicembre scorso doveva essere una festa all'insegna della buona musica e, invece, il tutto si e tramutato in decisionismo unilaterale. L'iniziativa era stata organizzata dalla Pro Loco cittadina, con il consenso del parroco e con il patrocinio dei vari Enti territoriali.
Tanta gente era accorsa in chiesa per ascoltare i pezzi scelti per l'occasione dal direttore del gruppo musicale ma, dopo l'esecuzione di appena tre brani, il concerto è stato interrotto bruscamente. A impedire la prosecuzione del concerto è stato il parroco della chiesa di Santa Maria Maggiore che, dichiarando di seguire alla lettera le disposizioni della Curia diocesana, ha comunicato a tutti i presenti che in chiesa è consentito solo l'uso dell'organo e non di altri strumenti come il violino, il violoncello e l'oboe. L'atto del parroco ha suscitato inevitabilmente incredulità e contestazioni tra i presenti e non sono mancate persone che, non accettando l'intromissione del parroco, hanno deciso di andare via. Dopo varie contestazioni indirizzate al parroco, che aveva ricevuto il programma della serata da almeno 10 giorni, il concerto è ripreso subendo variazioni in corso d'opera: i musicisti hanno messo da parte i loro strumenti e i cantori hanno ricominciato a cantare accompagnati dalle note musicali del solo organo.
L'amarezza e lo sconcerto della popolazione sono derivati, in particolare, dalle parole pronunciate dal parroco alla presenza di varie autorità politiche: «Se il popolo disobbedisce Rocca d'Evandro resterà per cinque anni senza sacerdote». Parole queste che, alle orecchie dei presenti, sono risuonate come una vera e propria minaccia, che mai nessuno si sarebbe aspettata.
Dopo un concerto stravolto nel suo programma, rimane da chiarire quali siano le vere disposizioni della Curia diocesana, visto che in questi giorni di festa in altre chiese della diocesi di Montecassino si sono svolti concerti con più strumenti, non con il solo organo.

Valentina Casoni

 

 

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