Tredicimila
capi di abbigliamento contraffatti, che riproducevano falsi
marchi della Hogan, Napapaijri, Armani e di altre note
griffe, sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza nel
casertano. Il materiale sequestrato era custodito in una
casa rurale, alla periferia di Rocca d’Evandro ed era
contenuto in 230 colli di grandi dimensioni, stipati in
tutte le stanze dell’abitazione. L'operazione è stata
portata a termine dai militari di Sessa Aurunca e di Aversa,
con l’ausilio dei baschi verdi del gruppo di Aversa. Si
tratta dell’ennesimo duro colpo inferto dalle Fiamme Gialle
del Comando Provinciale di Caserta nei confronti dei
sodalizi criminali dediti all’immissione nel territorio
nazionale di merce riportante marchi contraffatti. Le
indagini hanno portato all’individuazione di una casa rurale
sita nel comune di Rocca d’Evandro, ove erano depositati
numerosi scatoloni contenenti capi di abbigliamento
abilmente contraffatti. L’intera abitazione era occupata da
centinaia di scatole e pacchi di grandi dimensioni, che
hanno reso difficoltoso anche l’acceso e il movimento
all’interno del locale. Il materiale è stato sottoposto a
sequestro ed è stato denunciato a piede libero un
sessantenne, G.A., con l’accusa di contraffazione di
prodotti industriali. L’attività posta in essere è
l’ulteriore testimonianza di come molte gruppi criminali,
prima dedite al contrabbando delle sigarette, si siano di
fatto «riciclate» nel settore dell’abbigliamento che,
soprattutto nell’hinterland casertano, individua abitazioni,
magazzini e depositi dove poter stipare i carichi di merce
riprodotta illecitamente e tranquillamente rimessa sul
mercato non solo nella provincia ma anche sul litorale sud
pontino. L’azione di ieri rientra nelle linee generali del
Corpo finalizzate alla lotta all’evasione fiscale e si
inserisce nel contesto delle attività di presidio del
territorio, per prevenire e reprimere fenomeni illeciti
diffusi che, nel corso del 2006, ha visto crescere in modo
esponenziale la contraffazione di griffe. Risale, infatti,
ad appena una quindicina di giorni fa un’analoga operazione
che ha portato al sequestro di un intero opificio, in quel
caso a San felice a Cancello, dove erano stati trovati
macchinari e attrezzature utilizzati per l’etichettatura di
grossi quantitativi di merce, oltre ad un intero bancale di
jeans di note marche, di cui oltre 800 capi già confezionati
e pronti per essere immessi sul mercato. Anche altre griffe
famose sono finite, nei mesi scorsi nel mirino degli
specialisti del falso, le cui aspirazioni commerciali sono
state, però, bloccate sul nascere dalle Fiamme Gialle che
hanno portato a compimento, nel mese di novembre e prima
ancora a maggio, altri interventi di repressione. Per le
false Hogan c’erano addirittura due opifici in piena
attività, ma la banda è stata sgominata con l’operazione
denominata «Dirty Illusion», naturale proseguimento di «Dirty
Bags», in cui nella primavera venne smantellato
un’organizzazione dedita alla contraffazione delle borse
Gucci e Prada. |
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