Domenica 31 Dicembre 2006


False griffe, sequestrati 13 mila capi contraffatti
A Rocca d’Evandro intera abitazione adibita a deposito
 

Tredicimila capi di abbigliamento contraffatti, che riproducevano falsi marchi della Hogan, Napapaijri, Armani e di altre note griffe, sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza nel casertano. Il materiale sequestrato era custodito in una casa rurale, alla periferia di Rocca d’Evandro ed era contenuto in 230 colli di grandi dimensioni, stipati in tutte le stanze dell’abitazione. L'operazione è stata portata a termine dai militari di Sessa Aurunca e di Aversa, con l’ausilio dei baschi verdi del gruppo di Aversa. Si tratta dell’ennesimo duro colpo inferto dalle Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Caserta nei confronti dei sodalizi criminali dediti all’immissione nel territorio nazionale di merce riportante marchi contraffatti. Le indagini hanno portato all’individuazione di una casa rurale sita nel comune di Rocca d’Evandro, ove erano depositati numerosi scatoloni contenenti capi di abbigliamento abilmente contraffatti. L’intera abitazione era occupata da centinaia di scatole e pacchi di grandi dimensioni, che hanno reso difficoltoso anche l’acceso e il movimento all’interno del locale. Il materiale è stato sottoposto a sequestro ed è stato denunciato a piede libero un sessantenne, G.A., con l’accusa di contraffazione di prodotti industriali. L’attività posta in essere è l’ulteriore testimonianza di come molte gruppi criminali, prima dedite al contrabbando delle sigarette, si siano di fatto «riciclate» nel settore dell’abbigliamento che, soprattutto nell’hinterland casertano, individua abitazioni, magazzini e depositi dove poter stipare i carichi di merce riprodotta illecitamente e tranquillamente rimessa sul mercato non solo nella provincia ma anche sul litorale sud pontino. L’azione di ieri rientra nelle linee generali del Corpo finalizzate alla lotta all’evasione fiscale e si inserisce nel contesto delle attività di presidio del territorio, per prevenire e reprimere fenomeni illeciti diffusi che, nel corso del 2006, ha visto crescere in modo esponenziale la contraffazione di griffe. Risale, infatti, ad appena una quindicina di giorni fa un’analoga operazione che ha portato al sequestro di un intero opificio, in quel caso a San felice a Cancello, dove erano stati trovati macchinari e attrezzature utilizzati per l’etichettatura di grossi quantitativi di merce, oltre ad un intero bancale di jeans di note marche, di cui oltre 800 capi già confezionati e pronti per essere immessi sul mercato. Anche altre griffe famose sono finite, nei mesi scorsi nel mirino degli specialisti del falso, le cui aspirazioni commerciali sono state, però, bloccate sul nascere dalle Fiamme Gialle che hanno portato a compimento, nel mese di novembre e prima ancora a maggio, altri interventi di repressione. Per le false Hogan c’erano addirittura due opifici in piena attività, ma la banda è stata sgominata con l’operazione denominata «Dirty Illusion», naturale proseguimento di «Dirty Bags», in cui nella primavera venne smantellato un’organizzazione dedita alla contraffazione delle borse Gucci e Prada.
 

 

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