Martedì 6 Febbraio 2007


ROCCA D'EVANDRO
L'assessore ha chiesto un intervento della Stasi per risarcire i danni provocati dai lupi
Marrocco a tutela degli allevatori
 

ROCCA D'EVANDRO. Per permettere agli allevatori di essere risarciti dai danni arrecatigli dai lupi, nel corso degli ultimi due anni, l'assessore Livio Marrocco, impegnato da sempre affinchè la provincia di Caserta riconosca la presenza dei lupi sul territorio, ultimamente ha informato il prefetto di Caserta Elena Stasi. La documentazione fornita dall'assessore Marrocco del comune di Rocca d'Evandro, contiene la relazione dell'Asl di competenza, quella del dottor Renzi e del capitano Giovanni Santantonio della polizia provinciale. L'impegno della Stasi è stato quello di sollecitare gli organi competenti a risarcire gli allevatori, tra questi i pastori a cui i lupi hanno dimezzato il gregge.  Marrocco ha tenuto a far presente che le autorità investite del problema, si dovrebbero fare carico di effettuare un monitoraggio sul territorio roccavandrese, così da rendersi conto della reale situazione che va avanti da oltre due anni nelle località Camino, Colli, Cocuruzzo, Colle Camino, Formella e Vallevona. Nelle stragi di animali messe in atto dal lupo, nobile predatore e specie nazionale protetta, sono incappati asini, cavalli, puledri, pecore, capre e agnelli, mentre è scampato per puro miracolo, l'allevatore Teoli che nel cercare di salvare i capi di allevamento, si è scontrato con il predatore. Nella relazione sottoscritta dal capitano Santantonio, si fa presente che i lupi hanno riscelto il territorio sopracitato. Sono ritornati dove sono stati per decenni, rivalutando, nobilmente, un territorio ricco di fascino naturalistico e paesaggistico. Santantonio ha chiesto, precedentemente, al presidente della Provincia, De Franciscis, di proporre alla regione Campania una opportuna modifica alla legge regionale n. 8 affinché venga annoverato il 'canis lupus' tra le specie faunistiche presenti sul territorio regionale e, conseguentemente, che vengano riconosciuti i danni provocati dalla suddetta specie per poi indennizzarli.
 

ANNA IZZO

 

 

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