Domenica 5 Dicembre 2004

 caserta speciale               casertani in carriera

LA PILLOLA

DEL PIACERE

 

II personaggio

Docente all'Università

di Pavia utilizza

per i suoi prodotti

erbe della Cina e dell'Azerbaijan

La curiosità

Una volta al mese

torna al paese

per tagliare

i capelli

dal barbiere

di Galluccio

 

Marandola - Il viagra made in Italy

II celebre andrologo è di Rocca d'Evandro

dopo il viagra blu per gli uomini e quello rosa per le donne, è in arrivo il Viagra verde alle erbe. Autore della sperimentazione e delle ricerche è l'urologo Paolo Marandola, docente all'Università di Pavia, originario di Rocca d'Evandro. 66 anni, laureato in medicina e chirurgia nel 1962 dopo aver compiuto gli studi preuniversitari nel Liceo Classico «Cicerone» annesso al Convitto Nazionale di Arpino in provincia di Frosinone, specializzato nel '67 in Chirurgia Generale e, successivamente, in Urologia, all'Università di Pavia, dal '98 è professore di ruolo ed è direttore del Servizio di Andrologia e Sessuologia Clinica del Policlinico San Matteo di Pavia. Presidente di fondazioni mediche, organizzatore e relatore in oltre cento con­gressi scientifici internazionali, autore di più di 400 pubblicazioni, Marandola è stato nominato «Honorary Professor of  Urology» presso la University Teaching Hospital di Lusaka in Zam­bia e «Honorary Professor of Urology» presso la Università di Pechino, oltre ad essere  stato  fondatore  delle scuole di urologia di Mogadiscio e Nairobi. Sposato con Aline, francese, trasferitasi nel '62 dall'Algeria, dove era nata, in Canada e conosciuta ad un congresso scientifico a Quebec, il professor Marandola ha due figli, Candy 32 anni, geologa sposata, e Ivan 25 anni che frequenta un master in finanza internazionale.

«L'impotenza -evidenzia Marandola- interessa quasi il quindici per cento degli italiani. Se la disfunzione interessa solo il due per cento degli uomini tra i venti e i quaranta anni, oltre i settanta anni lo sono quasi la metà. Il disturbo è in aumento, probabilmente perché viene diagnosticato più spesso, ma oggi disponiamo di molte più cure rispetto anche solo a dieci anni fa». La risposta nuova è, appunto, il «Viagra verde», un prodotto italiano, basato su una miscela di erbe, che promette di agire non solo a livello organico ma anche psicologico. «Dopo aver studiato e indagato dodicimila erbe usate dall'antica tradizione cinese -racconta Paolo Marandola- abbiamo individuato un cocktail di piante afrodisiache, che è stato sperimentato prima sugli animali, poi su pazienti cinesi e dello Zambia affetti da impotenza». «Il segreto -prosegue- è che funziona sia a livello fisico che mentale, in quanto agisce direttamente sul sistema nervoso centrale e periferico stimolando le zone del cervello che presiedono al piacere sessuale. Così si è puntato a risolvere quella separazione tra pazienti che si curano con i farmaci se si rivolgono all’andrologo, e pazienti che intraprendono un percorso psicoterapico, se si rivolgono allo psicologo».

La caratteristica più interessante della HOC (la sigla della nuova sostanza che sta per Herbal-Oral-Combination) è che con il suo utilizzo non si mira al superamento occasionale dell’impotenza, limitato esclusivamente al momento del bisogno di virilità, ma si punta ad un risultato prolungato nel tempo. La pillola verde è stata confezionata unendo la ricerca made in Italy, attuata in collaborazione con una casa farmaceutica milanese, con prodotti derivanti dalla medicina cinese tradizionale, cui si è aggiunta un'altra essenza vegetale pro­veniente addirittura dall'Azerbaijan. «L'idea di base -conferma Marandola- è che alcuni rimedi della medicina tradizionale siano molto efficaci per l'eros, visto che per secoli sono stati usati con successo. Tanto per fare un esempio la yohimbina, un alcaloide prodotto da una  pianta  africana,  aumenta il desiderio».  Al momento,  per questioni burocratiche, non è ancora in commercio in Italia,  mentre negli altri paesi si

stanno superando celermente le procedure per metterlo sul mercato. Oltre al Viagra verde, Paolo Marandola è il padre del cosiddetto PEA (Penile ErectionAmplifler), una sostanza, sempre a base di erbe cinesi, che, spalmata come un unguento, incrementa la circolazione sanguigna. «Una approfondita ricerca sulla microcircolazione dei corpi cavernosi dell'organo sessuale -spiega Marandola- ci ha consentito di conoscere meglio i meccanismi causa dell'impotenza». «Ma ogni cura -aggiunge- va intrapresa solo su consiglio dello specialista, l'unico in grado di porre una diagnosi corretta e di instaurare una terapia personalizzata».

Giramondo da anni, soprattutto per i viaggi di studio e sperimentazione in Cina e nello Zambia, ma anche per la presenza a tutte le più importanti assise internazionali sui temi della sua ricerca (è membro delle più prestigiose società di Urologia europee e mondiali, oltre ad essere presidente della Fondazione «A. Scarpa» di Pavia per la ricerca urologica avanzata), Marandola torna una volta al mese nella sua Rocca d’Evandro, profittando della coincidenza con le visite specialistiche al Poliambulatorio «Servizi Sanitari del Cassinate», unico riferimento del professore al centro sud.

Uno dei suoi abituali luoghi di frequentazione, nella frazione San Clemente del vicino comune di Galluccio, alle falde del vulcano di Roccamonfina, è il salone di barberia del popolare Biagino Riccio, dove il professore, seduto in poltrona, si fa sistemare la non più fluente capigliatura (a quando lo studio di una pillola o di un gel per far ricrescere i capelli?) e, soprattutto, ascolta il riassunto del gossip locale. D'estate trascorre lunghi periodi a Cocuruzzo specie quando si svolge la «sagra della pizza» (di cui è molto ghiotto), spostandosi a Rocca d'Evandro per la sagra degli gnocchi, specialità locale, e per quella del prosciutto nell'altra frazione Mortola.

Un modo questo di tornare a respirare l'aria dei luoghi natii ricordando le passeggiate, partendo dall'amata Cocuruzzo, tra i santuari e gli eremi del monte Camino, «luoghi dello spirito» molto conosciuti nell'Alto Casertano, con antichi sentieri percorsi ogni anno da migliala di pellegrini ed escursionisti, spesso alla scoperta, oltre che di splendidi panorami, di essenze e piante officinali. Forse una premonizione per il giovanissimo Paolo che dalla raccolta delle erbe sulle balze del monte Camino (ginestre, timo, camomilla, origano e la cosidetta «pimpinella», una piccante erba che serviva a conciare il «cacio peruto», etc.) è passato alla ormai «magica» miscela delle quattro erbe orientali, componenti dell'Herbal Oral Composition (HOC). Appunto la pillola verde, il colore della speranza, verso una ritrovata potenza sessuale. Come dire: «In HOC viagra vinces!».

 

michele de simone

 

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