100 scuole per la vita
Patrocinato
dal Comune di Cassino, il 31 maggio la Sala Manzoni di Cassino ha ospitato, in
via unica ed eccezionale, oltre 700 studenti, docenti, dirigenti scolastici di
tutte le scuole, elementari, medie e superiori di Cassino, nonché di alcuni
paesi limitrofi, per l’evento “100 scuole per la vita”, realizzato allo scopo
di sensibilizzare i giovani nei confronti dei temi della solidarietà e della
fratellanza.
Tutte le scuole, per la prima volta unite da un obiettivo comune, avvertito,
oggi più che mai, come primario in funzione dell’educazione dei ragazzi, hanno
voluto essere presenti, riempendo il teatro per l’intera mattinata.
Nel corso della manifestazione, preceduta da una rappresentazione teatrale,
presentata dall’ITIS ‘E. Majorana’ di Cassino, in collaborazione con la
Filodrammatica don Bosco, l’associazione umanitaria ‘Sharing life’, fondata
dal prof. Paolo Marandola, docente di urologia all’Università di Pavia e
professore onorario delle Università di Pechino e Lusaka (Zambia), ha
presentato il suo progetto:’100 scuole per la vita’.
Il prof. Marandola ha spiegato che il progetto della ‘Sharing life’ consiste
in un modello messo a punto da un’equipe di medici, psicologi, sessuologi,
docenti di scuola, italiani e zambiani, che fonda le sue motivazioni
scientifiche e culturali su 3 tipi di modalità di intervento: medica (in
particolare lotta al virus Hiv-Aids, che affligge milioni di persone in
Africa), educativo-formativa e informativa.
Con queste premesse la ‘Sharing life’ ha elaborato un programma per far
condividere a bambini ed adolescenti, africani ed italiani, i valori della
solidarietà, della pace, della giustizia e della vita.
L’obiettivo è quello di creare una rete di 100 scuole italiane, capaci di
sostenere la creazione, lo sviluppo ed il mantenimento dei 3 poli scolastici,
scelti come prototipo, da ‘Sharing life’, in accordo con il governo zambiano.
Ogni scuola coinvolta ‘adotterà a distanza’ uno dei 3 poli educativi e si
impegnerà a seguirlo nel tempo per consentire la sua crescita ed il suo
sostentamento.
Nei loro interventi l’assessore alla cultura della provincia di Frosinone,
prof. Filippo Materiale, l’assessore alla cultura del comune di Cassino, avv.
Giuseppe di Mascio ed il preside dell’ITIS ing. Mario Venturino, che ha
coordinato le diverse scuole presenti per la realizzazione della
manifestazione, hanno sottolineato che la scuola di oggi deve anche progettare
la formazione dell’uomo e del cittadino, attraverso l’educazione alla
consapevolezza ed all’altruismo.
I ragazzi devono riscoprire i valori del vivere, essere sensibili ai problemi
dell’integrazione, della diversità, della interculturalità, disponibili
all’aiuto ed alla tolleranza.
Un obiettivo comune che ogni scuola dovrebbe perseguire potrebbe essere quello
di stimolare l’apertura verso l’altro, per educare al rispetto, alla pace ed
alla condivisione.
In questo scenario proporre un progetto di solidarietà, come quello della
‘Sharing life’, in tutte le scuole di ogni ordine e grado, sarebbe funzionale
al raggiungimento di tutti questi obiettivi, fondamentali per la formazione
della coscienza e della personalità dei nostri ragazzi.
Particolarmente interessante e gradito è stato l’intervento del direttore
della Fiat, dott. Cesare Antonio Ferrara, che ha ribadito l’importanza del
coinvolgimento nei progetti di solidarietà di tutte le forze sociali, dal
mondo della scuola a quello del lavoro, che devono impegnarsi nel realizzare
una propria partecipazione attiva e responsabile.
Ospite d’onore è stata la prof.ssa Gina Mulundu, vicepresidente della Sharing
life – Zambia, direttrice del Policlinico universitario di Lusaka, virologa e
docente di Urologia presso l’Università della Zambia, la quale ha portato la
sua testimonianza di donna, africana e medico, che vive nella realtà così
critica e difficile di un paese come lo Zambia, in cui la pandemia dell’Aids,
la fame e la povertà continuano a decimare la popolazione ed ha esortato a
lottare uniti, senza tregua, per debellare questi terribili mali, che
affliggono i paesi africani.
La manifestazione è stata allietata e resa ancor più significativa dalle
esibizioni degli alunni delle diverse scuole, che hanno cantato, ballato,
recitato, mettendo a disposizione il loro talento ed il loro entusiasmo per
affermare con forza, come una rappresentante di tutti gli studenti ha detto in
apertura della giornata, che i giovani sono stufi di essere etichettati come
‘la generazione dello sballo e dei reality show’, del disimpegno, della
superficialità, della mancanza di valori.
Vogliono invece dimostrare di essere pronti a tendere la mano a chi ne ha
bisogno, a partecipare alle sofferenze dei più sfortunati, condividendo con
loro la vita, appunto:’sharing life’.
Molto emozionante è stato, in chiusura, il momento in cui una ragazza ha
cantato la canzone ‘We are the world’, durante la quale tutti i presidi
presenti sul palco, insieme al prof. Marandola ed agli altri ospiti si sono
dati la mano in segno di pace e fratellanza .
Davide Petrucci
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