Sabato 13 Gennaio 2007


Tarsu, Marandola grida allo scandalo
 

ROCCA D'EVANDRO. I concittadini-utenti che avevano ed hanno il cassonetto posizionato a distanza superiore a 300 ml dalle abitazioni, con l'arrivo degli Avvisi di Pagamento Tarsu 2006, si sono accorti di dover pagare la tariffa per intero non potendo più usufruire della riduzione al 40% così come prevedeva il Regolamento approvato dal Consiglio Comunale. La Giunta Municipale ha abolito la riduzione. La delibera n°. 203 ha decretato la modifica del Regolamento Comunale adducendo le seguenti motivazioni: "Il servizio di raccolta e trasporto allo smaltimento dei rifiuti solidi urbani viene regolarmente eseguito su tutto il territorio, viste le possibilità della moderna mobilità con auto e anche per l'aumento delle postazioni stazionate da questo Ente". "Occorre contestare " - afferma Ugo Marandola - "con sincera attitudine amministrativa, l'avverbio "regolarmente" che di fatto, non trova corrispondenza nella realtà per le note difficoltà operative del Sevizio Raccolta. La modifica non tiene conto della ubicazione delle abitazioni sparse e invitiamo la Giunta Municipale a incrementare le postazioni dei cassonetti". Marandola fa notare la illegittimità della Delibera. Il ruolo del Consigliere Comunale, a Rocca d'Evandro, verrebbe tenuto in scarsa considerazione. Il Sindaco avrebbe dovuto chiedere al Consiglio tale modifica.. "Sulla questione, poi, della Tarsu in generale" - continua Marandola - "c'è da rilevare la illegittimità della procedura seguita dall'Ufficio Tributi Comunale; laddove diffusi appaiono i casi di cittadini che hanno subito aumenti di superfìcie tassabile rispetto al precedente anno senza che sì fosse proceduto preliminarmente ad eseguire regolare accertamento o senza che vi fosse stata da parte del contribuente \ comunicazione di variazione. Tale anomala procedura contrasta apertamente con le vigenti disposizioni in materia". In molti casi ciò non sarebbe avvenuto in quanto vari utenti non hanno ricevuto alcun motivato invito ad esibire o a trasmettere atti e documenti o a rispondere a questionari, relativi a notizie e dati specifici, né si sarebbe verificato, da parte del personale comunale autorizzato, l'accesso ai locali oggetto di tassazione, al fine di accertare la destinazione e la misura delle superfici imponibili.

 

(cs)
 

 

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