Domenica 23 Gennaio 2005

 

ROCCA D'EVANDRO. DECISIONE DI CIAMPI

«Una medaglia d'argento al valor civile»

ILDEBRANDO CAPUTI


Rocca d'Evandro. Meno di un anno fa, in una lettera, un accorato appello al Presidente della Repubblica Ciampi: «Perché nessun giusto riconoscimento al nostro Comune per il tributo di sofferenze e sangue pagato durante la Seconda guerra mondiale? Probabilmente forse l'addebito va rivolto agli amministratori locali che finora non hanno mai fatto presente il dolore e il dramma sofferto dall'intera comunità durante quel periodo. Io ritengo, invece, che Rocca d'Evandro, sia per i gravi danni subiti, sia per le perdite umane causate da quel periodo infernale, è certamente tra i Comuni maggiormente colpiti». E così oggi, grazie a quel primo determinante passo, Rocca d'Evandro entra ufficialmente nell'elenco dei Comuni italiani insigniti dei prestigiosi riconoscimenti al merito civile e militare. Protagonista di questa straordinaria pagina di storia e memoria è Pietro Giangrande, 80 anni, ex deportato civile, principale autore della significativa iniziativà poi doverosamente e opportunamente supportata nel corso dell'iter di legge sia dall'amministrazione comunale che dalla locale stazione dei carabinieri.
A comunicare ufficialmente al sindaco Carmine Domenicano il conferimento al Comune della medaglia d'argento al merito civile, è stato il prefetto Carlo Schilardi, che in una nota, ha espresso inoltre anche «i più vivi complimenti» all'intera comunità di Rocca d'Evandro. Tra le motivazioni «i violenti rastrellamenti e devastanti bombardamenti che provocarono la morte e il ferimento di numerosissimi cittadini e la quasi totale distruzione dell'abitato».

 

Lapide ai caduti di  Camino

Monumento ai caduti nel Centro Storico

Lapide ai caduti di  San Giuseppe

             

 

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