ROCCA D'EVANDRO. UN PARCO PER IL
RITORNO DEL LUPO
Soltanto
a parlarne fino ad una decina di anni fa si sarebbe aperta una vera e
propria caccia al povero animale, oggi invece la notizia della sua
presenza viene data senza allarme, con positività, entusiasmo e
soprattutto in termini di arricchimento dell'habitat e della biodiversità
del territorio.
Saranno state le battaglie decennali e l'efficace comunicazione del WWF a
favore di questi bistrattati animali, fatto certo è che in questi giorni a
Rocca d'Evandro nessuno pensa a fucili o trappole (anche perché sarebbero
illegali e .puniti dalla legge), ma si è di fronte ad una sorta di "festa
della natura" per il rinvenimento in vari punti e località del comune di
tracce di una famigliola di lupi (presenti quasi certamente anche due/tre
lupacchiotti).
Le orme sono state ritrovate (e fotografate) tra le località Camino,
Cocuruzzo e Vallevona, splendidi e suggestivi angoli di natura del
territorio di Rocca d'Evandro, e sembrano lasciare pochi dubbi
sull'identità e la specie di appartenenza.
Altro elemento che confermerebbe il ritorno del lupo nel territorio
dell'Alto Casertano è il ritrovamento, sempre a Rocca d'Evandro (ed anche
nel vicino comune di Galluccio), di alcune carcasse di pecora e capre con
impressi, secondo le prime verifiche di veterinari e polizia provinciale,
con ogni probabilità, i segni dell'attacco di questi animali.
"Il territorio di Rocca d'Evandro - commenta l'assessore comunale
all'Ambiente, Livio Marrocco - è da sempre un ideale corridoio tra il
Parco Nazionale d'Abruzzo ed il vulcano di Roccamonfina. Riuscire a
ricreare l'habitat ideale per il lupo sarebbe per il nostro comune un
inserimento automatico negli itinerari ecoturistici nazionali ed il tutto
si integrerebbe nel nostro progetto di trasformare monte Camino in un'oasi
naturale. Gli allevatori stiano tranquilli perché ci attiveremo tramite
Provincia, Regione e Comunità Montana, per il doveroso risarcimento".
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