Rocca
d'Evandro -
Il
gruppo consiliare "Orizzonti" indirizza al sindaco un
manifesto pubblico al vetriolo
"Basta, la fiducia è
finita: troppe le chiacchiere"
Disattese le aspettative dei
cittadini, che speravano in un rilancio del territorio
"Basta, la fiducia è finita in
quanto le chiacchiere sono state tante ma i fatti sono pochi
e scarsamente rilevanti". E' quanto si legge in un manifesto
pubblico indirizzato al sindaco, alla giunta ed al tecnico
comunale del comune di Rocca d'Evandro da parte del gruppo
consiliare di opposizione "Orizzonti per Rocca d'Evandro".
Sin dal settembre 2004 l'opposizione aveva concesso al
sindaco ed alla giunta una fiducia non illimitata. Al
momento attuale gli uomini del capogruppo Ugo Marandola,
stufi dell'andamento della macchina amministrativa, hanno
deciso di stimolare maggiormente l'amministrazione che,
secondo loro, disattende le aspettative della cittadinanza.
Infatti, all'ultima assise comunale, alla quale erano
presenti oltre 200 cittadini perché convinti di perorare
cause importanti per l'intero territorio, si è avuta ancora
una fumata nera relativamente ad argomenti come
l'istituzione del centro diurno per anziani che da febbraio
ancora aspetta di essere istituito; il nucleo di protezione
Civile che è stato rinviato ancora una volta; l'adeguamento
del regolamento di contabilità che è stato votato con
l'apporto offerto dalla minoranza. Anche il cimitero
comunale abbisogna di urgenti lavori che non si sono ancora
conclusi sebbene siano fermi dal luglio 2004 senza alcuna
giustificazione da parte dell'ente. II gruppo "Orizzonti per
Rocca d'Evandro" conscio che non si può più transigere su
argomenti così delicati invita l'amministrazione ad agire.
Il capogruppo Ugo Marandola si dice fortemente preoccupato
per la situazione in cui versa la popolazione di Rocca
d'Evandro che ha rappresentato un esempio di operatività per
tutto l'alto casertano ed oggi si trova ad essere il
fanalino di coda per la poca operatività della maggioranza
consiliare a causa di una evidente inesperienza
amministrativa ed a causa, soprattutto, della presenza in
consiglio di sei consiglieri "a voti zero"che vivono ed
operano nel basso frusinate e che non conoscono le
problematiche.
F.P.
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