Il fiume Garigliano

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Il Garigliano, così chiamato dall'unione delle voci Gari-Liriano,  perchè formato dall'incontro dei fiumi Gari e Liri, nasce col nome di Liri dai Monti Simbruini, sopra Cappadocia. Dopo Sora riceve a sinistra il fiume Fibreno, quindi il corso d'acqua scende rapido nelle cascate di Isola del Liri. Nelle vicinanze di Ceprano si unisce ad esso da destra il fiume Sacco, principale affluente del Liri. Dopo aver attraversato vari Comuni,  tra i quali Pontecorvo e San Giorgio a Liri,  si unisce al fiume Gari,  formando il Garigliano. Dalla confluenza tra Liri e Gari,  tra  le  località  Giunture  (Comune di S. Apollinare)  e  Casamarina (Comune di Rocca

d'Evandro) e a poche centinaia di metri dallo storico ponte di S. Ambrogio,  il fiume Garigliano scorre  nella  valle  omonima  toccando   i   Comuni   di   Rocca d'Evandro   (per ben 9 Km),   S. Apollinare, S. Ambrogio, S. Andrea e Castelforte  fino al ponte di Suio.  Da qui si dirige verso sud aprendosi la via tra il piede dei calcarei monti Aurunci e quello del vulcano spento di Roccamonfina; uscito da questa stretta gola naturale e attraversata una pianura sedimentaria sbocca infine nel Mar Tirreno.  Per il suo intero tratto, di circa 38 Km, segna il parziale confine naturale tra Lazio e Campania. Tra le tante curiosità su questo fiume, va senz'altro segnalata la scoperta nel 1994, in località Mortola,  dell'area archeologica del "Porto di Mola", approdo vinario di epoca romana (II sec. a.C.).

 

 

 


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